
Quando si parla di sicurezza sulle strade, gli italiani chiedono un approccio più articolato e moderno, capace di coniugare tradizione e innovazione. Secondo la nuova indagine Nielsen commissionata da Prima Assicurazioni, non basta più puntare solo su controlli e sanzioni: la tecnologia a bordo dei veicoli sta guadagnando terreno come strumento concreto per prevenire incidenti.
Pur registrando un leggero calo del 2,1% dei sinistri tra gennaio e luglio rispetto allo scorso anno, i dati del Ministero dell’Interno segnalano comunque oltre 41 mila incidenti in sette mesi, un numero che resta preoccupante e che spinge a riflettere sulle misure più efficaci.
La maggioranza relativa degli intervistati individua ancora nella vigilanza sulle norme del Codice della Strada la priorità (32,7%), seguita dall’urgenza di infrastrutture migliori, dalla segnaletica all’illuminazione, fino alla manutenzione delle strade (23,4%). Tuttavia, emerge con forza un dato significativo: oltre un italiano su cinque (20,2%) considera fondamentale incentivare la diffusione dei sistemi di sicurezza tecnologici, come frenata automatica, sensori di parcheggio o assistenza al mantenimento della corsia.
Solo il 15,1% punta su campagne di sensibilizzazione, mentre appena l’8,6% non esprime una preferenza, a conferma dell’interesse concreto verso il tema.
“I risultati ci dicono nel complesso che gli italiani chiedono un approccio integrato alla sicurezza: controlli efficaci, infrastrutture più sicure e le nuove tecnologie a bordo che aiutino i guidatori nelle situazioni critiche”, spiega Matteo Colombo, head of claims Italia di Prima Assicurazioni. “La scelta di incentivare le tecnologie, indicata come prioritaria da oltre un intervistato su cinque, non è un dato casuale, ma il segnale di una maturità crescente. Dimostra che la sicurezza sta gradualmente superando la vecchia logica che vorrebbe solo controlli e sanzioni per abbracciare un nuovo paradigma: quello in cui gli strumenti tecnologici diventano alleati fondamentali per una guida più attenta e per mitigare le conseguenze della distrazione. La tecnologia, quindi, non è solo un accessorio che migliora la vita quotidiana, ma un pilastro strategico per la protezione e la sicurezza delle persone”. Il quadro che emerge dall’indagine suggerisce così una strada chiara: la sicurezza stradale non è più un tema esclusivamente punitivo, ma una sfida in cui infrastrutture efficienti, controllo e innovazione tecnologica devono camminare insieme per ridurre rischi e salvare vite.