Cyber Attack
Il virus Wannacry ha infettato anche gli impianti della Boeing, una delle maggiori aziende produttrice di aerei a livello globale.
Secondo i risultati di un recente studio accademico, intitolato Into the Web of Profit i proventi dell’attività annuale di cyber crime sono stimati in un range che va da 80 a 200 miliardi di dollari. Un mare di denaro illegale che viene regolarmente riciclato sui mercati di tutto il mondo.
Secondo un report della società giapponese di information technology NTT DATA, ci vogliono mediamente 74 giorni perché un’azienda possa riprendersi da una violazione di cyber security, mentre serve 1 milione di euro per risanare la situazione dopo un attacco informatico, senza considerare i costi di immagine, fiducia e reputazione del brand nei confronti di clienti attuali e potenziali.
I danni da cyber crime hanno toccato livelli record nel 2017, difficilmente immaginabili pochi anni fa.
La mole di dati sensibili detenuti dall’industria assicurativa la rende tra gli obiettivi preferiti dagli hacker e dai cyber criminali. Ciò significa che le compagnie dovranno fare i conti con una crescita di attacchi cyber, secondo Gareth Lindahl-Wise, direttore della società di Cyber security, ITC Secure.
Secondo uno studio realizzato da McAfee-Csis, la criminalità informatica costa 600 miliardi di dollari all’anno in tutto il mondo.
Esiste un divario significativo tra le imprese sulla percezione del rischio cyber e sulla loro capacità di gestire l’emergenza.
Gli attacchi cyber su larga scala andati a segno lo scorso anno hanno ribadito la necessità di costruire organizzazioni cyber resilienti, secondo la settima edizione di “BCI Horizon Scan 2018”, studio annuale realizzato dal Business Continuity Institute e BSI che valuta lo stato di 657 organizzazioni in tutto il mondo.
Ha preso il via a Milano “Itasec18”, la seconda conferenza italiana sulla sicurezza informatica organizzata dal Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (Cini), che richiama tutti gli esperti del settore.
I ricercatori di Kaspersky Lab hanno rilevato gravi vulnerabilità nel sistema di gestione delle licenze Hardware Against Software Piracy (HASP), largamente utilizzato negli ambienti aziendali e ICS per l’attivazione di software con licenza. Il numero dei sistemi colpiti dalla vulnerabilità potrebbe ammontare a più di centinaia di migliaia in tutto il mondo.
Secondo la ventesima edizione della EY Global Information Security Survey (GISS), Cybersecurity regained: preparing to face cyber attacks le imprese ritengono di essere in una situazione di elevato rischio di attacchi informatici.
Il 2017 è stato secondo gli esperti l’anno dei ransomware che hanno rimpinguato le tasche dei cyber criminali. Una ondata che continuerà a caratterizzare anche il 2018.
Nel corso del 2017 si sono registrati 1.006 casi di cyber attack a siti web istituzionali del nostro Paese e a infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale. Sono numeri della Polizia Postale che segnala come nell’anno appena concluso siano state condotte 68 indagini in questo ambito, per un totale di 33 persone denunciate e 2 arresti, i fratelli Giulio e Francesca Maria Occhionero.
Se nel mondo assicurativo c’è un argomento che ha invaso ogni tavolo di discussione durante il 2017 questo è sicuramente stato il cyber risk. Un tema finito sotto i riflettori anche per via degli attacchi in grande stile come Petya e WannaCry che hanno acceso l’interesse anche dei più distratti sul potenziale distruttivo di simili azioni.
Molte aziende “stanno investendo in sicurezza informatica indipendentemente dal ROI (il 63% nel 2017 rispetto al 56% del 2016), il costo medio di un incidente di sicurezza informatica è in crescita”.