Lavoro
Jointly, la società Bcorp di welfare aziendale all'interno del programma Professione Genitori - ha condotto un sondaggio sulle attese del mondo del lavoro con 518 ragazzi di età tra i di 17 e i 18 anni, studenti degli ultimi due anni delle scuole superiori, provenienti da tutta Italia.
Negli ultimi 2 anni il settore delle costruzioni ha avuto un ruolo chiave nello sviluppo economico del Paese, con 235 mila posti di lavoro generati, un aumento del PIL legato per più di un terzo alla crescita del comparto e introiti fiscali oltre il 30%.
Mentre le aziende si stanno confrontando sui nuovi modelli del lavoro post-pandemia, circa due lavoratori italiani su tre (il 64%) si aspettano di lavorare sempre o per la maggior parte del tempo in ufficio o in presenza, ma solo il 38% lo desidera. Lo rileva la ricerca Remote Working di WTW.
Durante il convegno “La non autosufficienza in Italia: nuove prospettive” organizzato dall’Università Bocconi alla presenza, tra gli altri, del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando, Generali Italia ha proposto l’istituzione di un Fondo dei Lavoratori per la Non Autosufficienza che introduca un sistema per la copertura assicurativa obbligatoria contro il rischio di non autosufficienza.
Problemi di conciliazione con i carichi familiari, necessità di arricchire il proprio curriculum e difficoltà di comunicazione delle proprie competenze sono le principali problematiche emerse e affrontate nel primo anno del progetto “Spazio Donna”, lo sportello, promosso da DAS Difesa Legale in collaborazione con il Consorzio Sol.Co.Verona per sostenere le donne nella ricerca di un lavoro adeguato alle capacità, alle competenze e alle risorse personali.
Il lavoro è cambiato per sempre: i dipendenti – soprattutto i più giovani – vogliono flessibilità e decidere dove e quando lavorare. È quanto emerge dalla ricerca “Il futuro dello smart working” rilasciata da Okta, Inc., fornitore di una piattaforma cloud per la gestione sicura delle identità e degli accessi.
Oltre la metà delle micro imprese italiane è intenzionata ad assumere personale nei prossimi sei mesi. Tuttavia, la crescita di occupazione è frenata dalle difficoltà, in molti casi dalla impossibilità, incontrate nel reperire le figure professionali necessarie all’attività aziendale.
Tra i problemi della pandemia e la digitalizzazione il mondo del lavoro è al centro di grandi cambiamenti. Se lo smart working è condizione integrante della società post Covid, la società di recruiting Oliver James ha calcolato che nel corso del 2021 sono cresciute del 40% le assunzioni effettuate da remoto dalle aziende italiane che sono disposte ad assumere “in ogni parte del mondo”.
Secondo le rilevazioni dell’Inail, nei primi due mesi dell’anno sono scese a 82.634 le denunce di infortuni sul lavoro (-14,4% rispetto allo stesso periodo del 2020), 104 delle quali con esito mortale (-3,7%).
DAS, la compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale, rinnova concretamente il suo impegno a fianco delle donne con l’iniziativa “Spazio Donna” per favorire l’inserimento lavorativo femminile in collaborazione con il Consorzio SOL.CO. VERONA, che raggruppa circa una trentina di cooperative sociali veronesi.
Circa la metà delle donne che lavorano nel settore tecnologico ritiene che gli effetti del Covid-19 abbiano rallentato le prospettive di carriera. Lo rileva il sondaggio “Where are we now? Understanding the evolution of women in technology” realizzato da Kaspersky.
Si è conclusa con successo la terza edizione del Progetto Dualità Scuola-Lavoro di Allianz. I giovani, studenti e studentesse di licei e istituti superiori di Milano e dell’area milanese che a giugno hanno conseguito il diploma di maturità, hanno completato negli ultimi mesi il percorso di formazione duale con le modalità di lavoro da remoto, messe in atto dalla Compagnia sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria.
Prosegue l’impegno di Alleanza Assicurazioni nell’ambito della campagna #FattiAvanti, che cerca di attrarre giovani talenti alla ricerca di opportunità professionali, così da offrire prospettive di lavoro in un periodo così incerto.
Le famiglie italiane guardano al dopo coronavirus e vedono un futuro incerto e pieno di difficoltà. Secondo il rapporto annuale Confcommercio-Censis che oltre ai dati di consuntivo 2019 analizza l’impatto del Covid-19 sulla fiducia e sui consumi, il 52,8% del campione vede un futuro nero per la propria famiglia, percentuale che sale al 67,5% in riferimento alle prospettive del Paese.
Il Covid-19 lascia una pesante eredità in capo al settore dei servizi professionali alle imprese, costituito prevalentemente dalla consulenza aziendale e dalle attività finanziarie che rischia la perdita di circa 4 miliardi di euro di valore aggiunto a fine 2020, oltre alla scomparsa di 30 mila imprese e quasi 90 mila posti di lavoro.