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Impennata dei prezzi Rc Auto a gennaio. Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Auto di Segugio.it, nel mese di gennaio 2023 il premio medio si è attestato a 381,4 euro, in crescita del 3,2% sul mese precedente.
Il 2022 è stato un anno difficile per i 5 principali mercati auto europei, che hanno perso mediamente il 5,7% delle immatricolazioni rispetto al 2021, anno già negativo per il settore. L’unica nota positiva è relativa al settore delle elettrificate (ibride ed elettriche) che invece hanno registrato un +12%, trainato in particolare dalle sole elettriche, cresciute del 27,6%.
L’Osservatorio assicurativo auto di Segugio.it evidenzia come dopo 3 anni di continuo calo dei prezzi Rc Auto, il 2022 sia stato caratterizzato da un netto cambio di rotta: sebbene ancora lontano dai valori del 2018 (454,8€), a dicembre 2022 il prezzo medio per l’Rc Auto è stato di 369,7€, in aumento del 10,6% rispetto all'anno precedente quando si era attestato a 334,3€.
Secondo un’analisi svolta dal comparatore Segugio.it, oltre un milione di automobilisti ha dichiarato un sinistro con colpa nel 2022 e vedrà la propria classe di merito peggiorare nel nuovo anno, con conseguente incremento di prezzo sull’Rc Auto.
Il biennio 2021/2022 è stato caratterizzato da un forte rallentamento delle immatricolazioni auto ad eccezione del settore delle ibride/elettriche che mostra forti segnali di crescita.
L’inflazione ha colpito anche il mercato assicurativo che nell’arco di un anno (ottobre 2021 -ottobre 2022) vede crescere i premi Rc Auto del 6,9%.
Nel 2021 in Italia sono stati commessi oltre 104mila furti di veicoli, con una diffusione disomogenea sul territorio.
Negli ultimi anni, tra il 2017 e il 2021, si è registrato un deciso incremento della percentuale di automobilisti al volante risultati positivi all’alcol test. Secondo i dati del Ministero dell’Interno sulla base dei controlli effettuati da Polizia Stradale e Arma dei Carabinieri nelle notti dei fine settimana, nei primi 9 mesi del 2021 la percentuale di positivi è risultata del 7,5%, in crescita del 44,2% rispetto allo stesso periodo del 2017 (la metodologia di controllo negli anni è rimasta la medesima, sebbene nel 2021 il numero di controlli totali sia calato a causa della pandemia).
Secondo un’analisi di Segugio.it, un assicurato in Italia in classe 1 da oltre 2 anni, in seguito a un sinistro, dovrebbe far fronte per 5 anni a un incremento dei costi assicurativi di quasi 700 euro, che sale fino a quasi 1.700 in Campania. Ma esiste un modo per evitare tutto questo.
Il numero di auto intestate ai giovani è calato drasticamente negli ultimi anni. Nello specifico, si è passati da oltre un milione di autovetture intestate ad under 25 nel 2011 a circa 590mila nel 2021, registrando un calo del 43%, a fronte di una fascia di popolazione che nello stesso periodo è rimasta sostanzialmente stabile (-3%).
Storicamente in Italia l’Rc Auto è sempre più cara rispetto agli altri paesi europei, ma il differenziale è calato negli anni. In particolare, nel 2019 si è registrato un gap di prezzo di 91 euro con gli altri paesi europei (Germania, Francia, Spagna e Regno Unito), in calo del 55,8% rispetto al 2011, quando il differenziale era di 206 euro.
Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Assicurativo Auto di Segugio.it, il premio Rc Auto lordo a giugno 2022 era pari a 351,7 euro, in calo del 3,8% rispetto al giugno 2021, ma in aumento del 7,3% rispetto all’inizio del 2022.
Secondo un’analisi di Segugio.it, per ottenere il massimo risparmio nell’Rc Auto bisogno comparare le diverse offerte a 25 giorni dalla scadenza della polizza.
Secondo un’analisi svolta dal comparatore online Segugio.it sulla base dei preventivi salvati nel mese di maggio 2022, la professione indicata dall’assicurato al momento dell’acquisto influenza il premio medio Rc Auto.
A livello europeo negli ultimi cinque anni si è assistito ad un calo del 38,3% delle immatricolazioni di autovetture, passate dai 3 milioni del primo trimestre 2017 ad 1 milione e 900mila del primo trimestre 2022, a fronte di una netta crescita di quelle dei veicoli a due ruote, salite al +34,6%, passate da 210mila ad oltre 280mila.