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Attualità
La “scopertura” assicurativa è ormai un’eventualità comune nei controlli di polizia, spesso vanamente occultata in forme di frode assicurativa costituite da falsi tagliandi e con l’esibizione di certificati di improbabili compagnie mai esistite o che hanno cessato l’attività da tempo per intervento dell’ISVAP. Ma che portata ha il fenomeno? Se ne conoscono gli esatti confini? Cosa si può ancora fare per contrastare una “scorciatoia” imboccata troppo spesso da chi non gliela fa più a pagare i costi sempre più pesanti delle polizze RCA. Non va neanche dimenticato che i costi degli incidenti dei conducenti scoperti vengono poi spalmati sui costi delle polizze dei conducenti onesti. Anche l’incontenibile fenomeno della pirateria stradale, secondo l’Osservatorio dell’ASAPS (Associazione sostenitori amici della polizia stradale), risente di questa new entry fra le cause della fuga dopo un incidente stimata intorno al 10% delle piraterie totali e in crescita. Così come sono in netta crescita le fughe all’alt della polizia. Se ne parlerà a Riccione nella sessione speciale curata dell’ASAPS nell’ambito delle giornate della Polizia Locale organizzate dalla Maggioli. L’appuntamento è per giovedì 20 settembre alle 9 presso il Palazzo dei Congressi di Riccione.
Assinews rende noti glie esiti di una inchiesta volta dalla propria redazione sull'ultimo esame indetto dall'ISVAP (Istituto di Vigilanza sul settore Assicurativo) per l'accesso al Registro degli intermediari di assicurazione, dalla quale si evince che la prova è in realtà costellata da una serie di imprecisioni ed errori, evidenziati e documentati nelle pagine del periodico, idonei a spiegare l’esiguo numero dei candidati risultati ammessi alla prova orale (non più di 200) a fronte del numero dei partecipanti all’esame (4.987).
Nel servizio, pubblicato sul numero 234 di Assinews attualmente in edicola, vengono passate al setaccio e commentate una per una le 100 domande (e risposte) del test ISVAP, evidenziandone le imprecisioni, gli errori clamorosi e l'estraneità al programma d'esame per molte di esse.
Consigli pratici sulla sicurezza stradale: questo l’obiettivo che l’ex pilota di moto mondiale e Team manager di LCR Honda Team Lucio Cecchinello e Linear Assicurazioni, suo sponsor dal 2011, si sono dati con la realizzazione di “Semaforo Verde”, una serie di video tutorial in pillole da oggi online per dare preziosi consigli agli automobilisti.
Dalla velocità alla distanza di sicurezza, dai diversi tipi di asfalto all’attenzione verso le biciclette, i video di Semaforo Verde, presenti sui canali facebook, twitter e youtube di Linear ogni mese affronteranno temi legati alla quotidianità di chi viaggia in auto e daranno preziosi consigli per affrontare i pericoli in modo corretto, cercando così di dare un contributo alla sicurezza sulle nostre strade e a limitare il numero di incidenti, spesso legati a errori di guidatori poco attenti.
A portare un segnale di speranza in questo periodo di buio totale ci ha pensato Ignazio Visco. Al termine della riunione Ecofin tenutasi a Cipro sabato scorso, Il governatore di Bankitalia ha infatti anticipato di “aspettarsi una ripresa il prossimo anno. La ripresa ci sarà sicuramente ma non so se questo farà ripartire gli investimenti. È meglio però essere prudenti e non riporre troppe aspettative sul fatto che questo stimoli gli investimenti”. Insomma, secondo Visco l’Italia riemergerà dalla recessione nel 2013, ma al momento non è ancora chiaro se anche gli investimenti privati ripartiranno. In tema di banche poi Visco ha sottolineato la necessità per i piccoli-medi istituti di credito italiani di essere attenti ai costi ancora più dei loro concorrenti. Nel ricordare la buona tenuta del sistema bancario italiano di fronte alla crisi il governatore di Bankitalia ha aggiunto che "da lì a dire che il sistema delle banche medio-piccole debba restare così com'è ce ne corre".
L’agenzia di rating internazionale Fitch ha messo nel mirino le assicurazioni italiane che, a causa delle pressioni derivanti dalla crisi del debito, sono a rischio declassamento. Secondo le previsioni di Fitch la crisi del debito della zona euro, pur mostrando segnali di stabilizzazione, è destinata ad esercitare una pressione negativa sul rating delle compagnie italiane nel breve e medio periodo. In particolare Fitch osserva che la maggior parte degli assicuratori nei rami vita potrebbero essere oggetti di downgrade nel corso dei prossimi 12-24 mesi. L’outlook sul sistema assicurativo italiano rimane quindi negativo in quanto, secondo l’agenzia, le aziende del settore hanno in portafoglio una gran quantità di titoli di Stato italiani, per una esposizione complessiva di circa 230 miliardi di euro, ai quali vanno aggiunti altri 90 miliardi di obbligazioni di società finanziarie a loro volta esposte.
Continuano ad arrivare dati negativi sull’andamento del mercato dell’auto. Oltre al calo delle vendite, va segnalato come siano in aumento le radiazioni dei veicoli. Nel mese di agosto le auto eliminate dalla circolazione sono state 83.681 (+5,6% rispetto allo stesso mese del 2011), le moto 7.848 (+9,3%). Un risultato derivante soprattutto dalla crescita delle radiazioni per esportazione, una pratica sempre più utilizzata che solo in questo anno nel settore auto è arrivata ad incidere quasi per il 40% a fronte di un calo delle demolizioni di quasi il 5%.
Occhi rivolti verso l’India per Generali Assicurazioni che presto potrebbe essere chiamata a rivedere la sua joint venture Future Generali sul territorio. Infatti, secondo quanto anticipato nei giorni scorsi da Mf, Kishore Byani, uomo d’affari e partner di Mumbai con il quale il Leone ha dato vita nel 2006 alla JV Future Generali per operare in India, avrebbe deciso di vendere la sua quota del 74,5%. Generali possiedono il restante 25,5% della società e starebbero quindi seguendo con molta attenzione le manovre del finanziere, dal momento che l’India è un mercato fondamentale nelle strategie di crescita di Generali in Asia.
L’associazione degli assicuratori britannici (ABI) ha rivelato che ogni settimana si verificano circa 2.670 sinistri fraudolenti.
Nella continua lotta contro le frodi, l’industria assicurativa ha lanciato il Registro Frodi assicurative che conterrà dati riguardanti i truffatori conosciuti.
Un recente report di ABI ha scoperto che nel corso del 2011 sono state complessivamente effettuate 139 mila richieste di risarcimento fraudolente, pari a un aumento del 5% rispetto al 2010.
Il primo obiettivo delle frodi inglesi sono le assicurazioni sulla casa, con 71.000 falsi sinistri denunciati per un valore di 106 milioni di sterline, di molto inferiore ai 541 milioni dei falsi sinistri auto. Secondo i calcoli di ABI le frodi costano agli assicurati britannici onesti 50 sterline sul valore di ogni polizza annuale.
London Stock Exchange si arricchirà presto di un nuovo titolo: quello di Direct Line.
Royal Bank of Scotland, la banca britannica che detiene la maggioranza della compagnia del telefono rosso, ha infatti annunciato di voler portare in borsa la propria controllata assicurativa. RBS cederà sul mercato almeno il 25% di Direct Line Group, rispondendo in questo modo alle richieste della Commissione Europea che aveva subordinato alla dismissione in Direct Line entro il 2012 gli aiuti del governo britannico che salvarono l’istituto dal collasso nel 2008. Attualmente lo Stato ha ancora in portafoglio l’82% di RBS.
I titoli Direct Line saranno resi disponibili per gli investitori istituzionali e per gli intermediari retail. Secondo gli analisti il valore di Direct Line ammonterebbe a circa 3 miliardi di sterline, mentre per i consulenti delle banche della City il valore iniziale dell’IPO dovrebbe difficilmente raggiungere la metà di quei 3 miliardi.
Direct Line è già stato oggetto di interesse da parte di alcune società di private equity.
L’Isvap ha fermato le attività di De Vert Insurance Company, società assicurativa con sede legale in Gibilterra, dopo che il 3 settembre scorso l’organo di vigilanza di Gibilterra (FSC) aveva adottato un provvedimento di divieto di assunzione di nuovi affari.
Considerato che l’impresa è abilitata in Italia all’esercizio, in regime di libera prestazione di servizi, dell’attività assicurativa nei rami 14. Credito, 15. Cauzioni e 16. Perdite pecuniarie, il provvedimento preso dall’autorità di Gibilterra comporta per la compagnia il divieto di assumere nuovi affari anche nel territorio della Repubblica italiana.
L’Isvap informa che i consumatori possono chiedere chiarimenti ed informazioni al Contact Center al numero verde 800-486661 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13,30 oppure, negli altri orari, al n. 06.42.133.1 o al n. di telefax 06.42.133.206.
E alla fine l’Isvap ha deciso di nominare un commissario per avviare nel più breve tempo possibile azioni di responsabilità nei confronti di quegli esponenti aziendali che negli anni avrebbero cagionato un danno a Fondiaria Sai attraverso operazioni con parti correlate. La scelta dell’Istituto di vigilanza è caduta su Matteo Caratozzolo, come si legge in una nota della compagnia: ISVAP, ha ritenuto che le azioni prospettate o poste in essere dalla Società non sono idonee a determinare un mutamento della situazione che ha condotto alle contestazioni di cui alla richiamata propria nota del 15 giugno 2012, perdurando – ad avviso dell’Istituto – l’inerzia di Fondiaria SAI nel far cessare le violazioni contestate e nel rimuovere i relativi effetti.
All’indomani del primo decreto sulle liberalizzazioni del Governo Monti, che imponeva i pagamenti tramite strumenti elettronici, l’Unione Europea Assicuratori sollecitò l’esecutivo ad abbattere le commissioni sul transato per non far ricadere i costi sugli intermediari assicurativi. In ciò vi è stato un preciso e pubblico impegno del Governo a dar risposta al rilievo tramite l’approfondimento richiesto a Banca d’Italia, ma ad oggi siamo ancora in attesa dell’esito. Lo stesso Governo ha previsto, nell’ormai imminente nuovo decreto sulla crescita, che qualsiasi pagamento sopra i 50€ in attività di commercio o di servizi, fermi i limiti all’uso del contante oggi in vigore, sia effettuata con strumento elettronico, qualora richiesto dal cliente/assicurato.
L’UEA sostiene di essere consapevole dei vantaggi derivanti da una limitazione nell’uso dei contanti o degli assegni nei pagamenti delle polizze in agenzia: minori rischi di rapina/furti, di assegni “scoperti” o “post-datati” e di smarrimento, oltre all’immediato accreditamento delle somme sul conto corrente, senza che esse rimangano in mano ai collaboratori. La dotazione delle nostre agenzie dei POS, anche portatili, sarebbe inoltre un elemento di positiva modernizzazione per il mondo agenziale, che concorre all’evoluzione futura del paese stando al passo con le trasformazioni del mercato. I costi di transazione tuttavia hanno rappresentato sinora un forte elemento negativo ed hanno impedito la diffusione di questi strumenti. Nel nostro comunicato dell’11 gennaio scorso ricordammo come “L’aumento dei volumi, con i tassi praticati normalmente dai gestori dei circuiti di pagamento tramite POS, determina un costo di transazione particolarmente oneroso per gli incassi premi RCA. Nell’ipotesi che il tasso praticato sia dello 0,55% sul transato, per una rata RCA di 1000€ - già gravata da 260€ di tasse – si avrà un costo pari a 6,93€ (1260€x0,55%). Se poi pensiamo che su 1000€ nette di premio la provvigione può variare da 70€ a 100€, si ha un’incidenza sulle provvigioni da un 9,9% ad un 6,93%”.
“Il Ministro Corrado Passera ha assicurato che il provvedimento promuoverà una diffusione del pagamento elettronico ‘tollerabile in termini di costi’ e ci auguriamo che si passi dalle parole ai fatti - afferma il Presidente Uea Filippo Gariglio - giungendo ad una soluzione che consenta di sfruttare i vantaggi dell’innovazione senza introdurre ulteriori gravami per una categoria, quella degli agenti assicurativi, che negli ultimi anni ha visto aumentare esponenzialmente adempimenti e oneri”.
"Migliora la continuità dei rapporti tra broker e agenti, garantendo la continuità del cliente che si affida al broker. È la prima occasione di collaborazione tra categorie di intermediari per migliorare il servizio offerto al consumatore" afferma Francesco G. Paparella, Presidente di AIBA.
Storica intesa tra agenti e broker di assicurazioni. Aiba (Associazione Italiana Brokers di Assicurazioni e Riassicurazioni) e Sna (Sindacato Nazionale Agenti) hanno firmato un protocollo d’intesa per regolare i rapporti di collaborazione tra intermediari in nome della trasparenza e della tutela dei clienti. Per la prima volta le due categorie professionali intorno alle quali ruota il business assicurativo si sono unite per dare una risposta concreta a un’esigenza di mercato. Sempre più spesso infatti i broker, che operano per conto del cliente, utilizzano le agenzie come “sportelli” delle compagnie di assicurazione sul territorio. Il fenomeno ha una notevole rilevanza, in particolare per le coperture contro i danni al patrimonio (incendio, furto), i danni alle persone (infortuni e malattia), la Responsabilità Civile verso terzi: la quota di premi raccolti dai broker e appoggiati sulle agenzie, e non direttamente sulle compagnie, già oggi raggiunge infatti il 22,6%.
KB Financial Group, uno dei principali gestori patrimoniali al mondo, è entrato nella fase finale delle discussioni con l’assicuratore olandese ING dal quale punta ad acquisire la unit coreana, per una spesa complessiva di circa 2,2 miliardi di dollari.
ING è impegnata da tempo nel processo di dismissione del business assicurativo e dell’asset management in Asia, con l’obiettivo di incassare almeno 7 miliardi di dollari che serviranno poi a rimborsare i prestiti ottenuti dal governo olandese nei momenti più bui della crisi. L’operazione con KB Financial Group risponderebbe anche alle indicazioni contenute nell’accordo di ristrutturazione raggiunto con la Commissione UE nel novembre 2008, prima di beneficiare degli aiuti del Governo.
L’Isvap ha approvato la modifica statutaria deliberata lo scorso 20 aprile dall’assemblea straordinaria degli azionisti della compagnia veronese Arca Assicurazioni spa riguardante l’aumento del capitale sociale per un importo di 25.000.000,48 euro da eseguirsi entro il 30 giugno 2012. Due giorni prima di tale data, l’aumento è stato interamente sottoscritto e versato per cui il capitale sociale è aumentato da 25.026.000 euro a 50.026.000,48 euro.