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Allianz Research prevede una ripresa graduale dell’economia italiana

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Giovedì, 16 Ottobre, 2025 - 08:11
Autore: Gillespie

L’economia italiana si prepara ad affrontare i prossimi anni con una crescita contenuta ma resiliente, in un contesto globale segnato da una fase di "stagflazione leggera" caratterizzata da espansione debole e prezzi ancora elevati, seppure lontani dagli scenari di crisi degli anni Settanta. 

È quanto emerge dall’ultimo Global Economic Outlook 2025-27 di Allianz Research, che fotografa un quadro mondiale in cui il PIL globale è atteso in aumento del 2,7% nel 2025 e del 2,5% nel 2026, mentre l’inflazione dovrebbe attestarsi al 3,9% quest’anno e al 3,5% il prossimo, valori ancora superiori alla media pre-pandemia.

Per l’Italia, le previsioni di Allianz Trade indicano una crescita del PIL dello 0,5% nel 2025, seguita da una ripresa graduale allo 0,7% nel 2026 e allo 0,9% nel 2027, ritmi modesti ma stabili nonostante il rallentamento del commercio globale e le persistenti pressioni sui conti pubblici. Il secondo trimestre del 2025 ha fatto registrare una lieve contrazione dello 0,1% su base trimestrale, causata dall’inversione del cosiddetto "frontloading" delle esportazioni verso gli Stati Uniti, un fenomeno che ha visto il calo del commercio netto compensare la modesta tenuta della domanda interna. Quest’ultima, pur restando debole, mostra però segnali di ripresa sostenuti dal miglioramento del potere d’acquisto delle famiglie e dalla graduale riduzione dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea, che nell’Eurozona punta a stabilizzare l’inflazione vicino al target del 2%.

Gli investimenti rappresentano una nota positiva, avendo registrato una crescita dell’1,0% nel secondo trimestre 2025, e sono attesi in ulteriore rafforzamento grazie all’accelerazione nell’utilizzo dei fondi del Next Generation EU. Tuttavia, i ritardi nella spesa e le scadenze stringenti per la presentazione delle richieste di pagamento entro il 2026 continuano a limitare l’impatto complessivo del programma europeo, una delle chiavi per sostenere la ripresa strutturale del Paese. Il contesto europeo, del resto, rimane disomogeneo: mentre l’Eurozona nel suo complesso è prevista crescere dell’1,2% nel 2025, dello 0,9% nel 2026 e dell’1,4% nel 2027, restando sotto la media globale, la Germania continua a mostrare segni di stagnazione, la Francia affronta incertezze politiche e la Spagna si conferma il mercato più dinamico grazie al traino dei servizi e del turismo.

Le sfide fiscali restano il tallone d’Achille dell’economia italiana. Nonostante un miglioramento dei conti pubblici nel 2024, la finanza pubblica rimane sotto pressione e Allianz Research prevede che il deficit tornerà sotto la soglia del 3% del PIL soltanto nel 2027, mentre il debito pubblico resterà ancorato attorno al 135% del PIL. I costi elevati per gli interessi sul debito, stimati intorno al 3,7% del PIL, insieme ai nuovi impegni di spesa come quelli per la difesa, continueranno a rappresentare sfide significative per la sostenibilità fiscale del Paese nei prossimi anni.

Maddalena Martini, Senior Economist per l’Italia presso Allianz, ha commentato: "L’Italia mostra una resilienza moderata in un contesto globale complesso ma la crescita resterà fragile e fortemente dipendente dalla ripresa della domanda esterna, dall’esecuzione tempestiva del PNRR e dalla capacità di rafforzare la produttività interna. Le opportunità offerte dai fondi europei e dalla normalizzazione dei tassi devono essere colte rapidamente per evitare un rallentamento strutturale". Un monito che sottolinea come il margine di manovra dell’Italia dipenda in larga misura dalla capacità di sfruttare al meglio le risorse europee e di implementare riforme strutturali capaci di sbloccare la produttività, elemento fondamentale per garantire una crescita sostenibile nel medio periodo e non limitarsi a navigare a vista tra congiunture globali sempre più incerte.

Tag: 
Allianz
PIL
Allianz Trade

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