
Il mondo delle assicurazioni si prepara a una vera e propria rivoluzione green. Secondo le previsioni, i premi legati alla transizione energetica supereranno i 9 miliardi di dollari entro il 2030, secondo Aon. Un balzo notevole, alimentato dalla crescente domanda di prodotti assicurativi pensati per supportare l’espansione rapida delle energie pulite, osserva un articolo di Artemis.
In particolare, i sistemi di accumulo dell’energia a batteria sono destinati a generare oltre 1 miliardo di dollari già nel 2027, con un tasso di crescita annuo composto stimato intorno al 25%.
Il tutto grazie a una richiesta in forte aumento di coperture assicurative integrate e protezioni informatiche dedicate. Non da meno, i rischi legati all’idrogeno offrono un’opportunità di mercato che potrebbe toccare i 5 miliardi di dollari nello stesso arco temporale.
“Mentre il settore sviluppa nuovi prodotti e servizi in linea con questo comparto in rapida evoluzione, contribuirà a rafforzare la resilienza climatica di governi, aziende e comunità, offrendo al contempo un valore duraturo agli stakeholder”, commenta Wouter Bosschaart, global climate and net-zero transition leader di Aon. E aggiunge: “I ri/assicuratori che sapranno sfruttare le informazioni basate sui dati saranno nelle migliori condizioni per conquistare quote di mercato e garantire una crescita sostenibile e redditizia durante la transizione energetica”.
Per rispondere a questo scenario in rapida evoluzione, Aon ha introdotto un framework dedicato alla transizione a basse emissioni di carbonio, pensato per aiutare assicuratori e riassicuratori a cogliere le opportunità emergenti, con un focus su strategia, valutazione, innovazione e sviluppo dei talenti. Un passo strategico che, a detta dell’azienda, potrebbe trasformare le sfide del settore in occasioni concrete di crescita e innovazione.