
Il fenomeno dei furti di mezzi da cantiere non conosce tregua e si sta trasformando in una piaga che mina la produttività, rallenta i lavori e genera danni economici ingenti.
A lanciare l’allarme è stata LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp, nel corso del Congresso Assodimi in Puglia, dove ha presentato le sue soluzioni per arginare un fenomeno che, oltre a colpire duramente le imprese, alimenta un mercato nero sempre più sofisticato.
Le macchine rubate vengono spesso fatte a pezzi in vere e proprie centrali di smontaggio, dove vengono private di benne, pale, ganci e altri componenti preziosi, oppure spedite all’estero per essere rivendute. In altri casi, i furti sono parziali e avvengono direttamente presso le sedi dei noleggiatori, colpendo in modo chirurgico e lasciando dietro di sé un danno operativo e finanziario difficile da quantificare.
Per contrastare questa escalation, LoJack ha messo in campo una serie di soluzioni tecnologiche che hanno già triplicato la sua penetrazione nel settore. “A rafforzare ulteriormente la protezione ci pensa poi la copertura paneuropea di LoJack che garantisce interventi anche oltre i confini nazionali e l'integrazione con le nostre soluzioni telematiche che aumentano anche la sicurezza sul lavoro”, spiega Claudio Martignoni, senior business development manager di LoJack Italia.
I sistemi installati a bordo dei mezzi utilizzano la radiofrequenza, una tecnologia non schermabile che consente di localizzare i veicoli anche in ambienti ostili come container, garage o sotterranei. A questo si aggiunge una centrale operativa attiva 24 ore su 24 e un team di sicurezza che collabora direttamente con le Forze dell’Ordine per il recupero dei mezzi. Ma non si tratta solo di sicurezza: la tecnologia LoJack consente anche di monitorare parametri vitali delle macchine, come le ore di utilizzo, permettendo una manutenzione preventiva più efficace e riducendo il rischio di guasti e fermi imprevisti.
“Il nostro recente studio sentiment tra i noleggiatori mette in rilievo alcune preoccupazioni specifiche riguardo la tutela del patrimonio tecnico”, sottolinea Oliviero Cresta, coordinatore dell’Osservatorio Rental Blog e principal consultant di Trade Lab. “I dazi stanno facendo lievitare sensibilmente i costi delle macchine e della componentistica e porteranno a nuovi shortage. L'efficace protezione dei mezzi emerge quindi come una priorità per salvaguardare il valore del proprio parco. Non più un optional, ma un investimento strategico”.
E i dati indicano che proprio in Puglia, dove si è tenuto il congresso, è stato registrato un recupero record di mezzi e attrezzature per un valore di oltre 250mila euro. Una banda di ladri aveva sottratto escavatori, martelli, troncatrici e altri strumenti da un’azienda di Modugno, ma grazie al sistema di tracciamento LoJack, le forze dell’ordine sono riuscite a localizzare il bottino nascosto in un capannone a Mola di Bari. Insieme ai mezzi rubati, sono stati trovati anche quattro camion con targhe contraffatte, segno evidente di un’operazione pianificata nei minimi dettagli. Ma questa volta, la tecnologia ha avuto la meglio. E forse, con strumenti sempre più evoluti e una collaborazione stretta tra pubblico e privato, il cantiere potrà tornare a essere solo un luogo di lavoro, e non un obiettivo per il crimine.