
L’Autorità australiana per la tutela della concorrenza e dei consumatori (ACCC) è preoccupata dagli effetti sul mercato della fusione tra Aon e Willis Towers Watson. Un’operazione del valore di circa 30 miliardi di dollari che permetterebbe ad Aon di diventare il più grande broker assicurativo del mondo.
L’ACCC teme che la fusione possa ridurre la libera concorrenza nella fornitura di:
- Servizi di consulenza e intermediazione assicurativa in Australia, con particolare riferimento alle aziende clienti di grandi dimensioni, con una struttura dei premi assicurativi complessa e di elevato valore economico;
- Servizi di consulenza e intermediazione in materia di riassicurazione;
- Servizi di consulenza e intermediazione riguardanti employee benefit dei dipendenti, incluso il coordinamento di tali attività.
L’ACCC nutre preoccupazioni sugli effetti della fusione che potrebbero portare ad aumenti di prezzo e/o una diminuzione della qualità dei servizi. A questo proposito l’Authority si sta informando per sapere quanto siano attualmente in competizione Aon e WillisTW e stimare l’impatto della fusione in termini di commissioni e di qualità dei servizi di consulenza e intermediazioni. ACCC sta inoltre valutando anche il potenziale impatto sui servizi di consulenza sanitaria e previdenziale.
Nelle sue considerazioni, l’Authority si attiene ai criteri previsti nella sezione 50 del Competition and Consumer Act che proibisce le acquisizioni che potrebbero avere come conseguenza una sostanziale riduzione della concorrenza in qualsiasi mercato. L’ACCC ha già manifestato pubblicamente le proprie perplessità su questa operazione che andrebbe a minare l’attuale equilibrio a tre dei big player del mercato. Entro il prossimo 27 maggio dovrebbe comunicare la decisione finale.