
È ormai salito a 74 morti il bilancio delle vittime degli incendi della California, mentre il numero dei dispersi ha ormai superato i mille. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è arrivato per un sopralluogo sui luoghi che hanno subito i maggiori danni nell’incendio con il maggior numero di vittime da un secolo a questa parte.
La visita di Trump segue la polemica aperta dallo stesso presidente che nei giorni scorsi aveva scaricato la colpa dei ripetuti incendi in California alla cattiva gestione dei boschi dello Stato. Intanto si diffonde un allarme inquinamento causato dal fumo degli incendi. Il fumo sta inquinando l’aria di alcune grandi città. Scuole chiuse a San Francisco, Sacramento e Oakland a causa della bassa qualità dell'aria. Le autorità di San Francisco hanno sospeso anche il servizio della popolare funivia della città.
Ingenti anche i danni alle abitazioni e agli immobili commerciali. Il data provider CoreLogic ha analizzato i danni subiti dagli immobili e ha effettuato una stima dei costi necessari alla ricostruzione, compresi il costo del lavoro e i materiali necessari.
In particolare il primo incendio, il Camp Fire, divampato l’8 novembre ha bruciato 150.000 acri di terreno, distrutto 10.364 edifici residenziali, 418 esercizi commerciali e 2.992 altri immobili. L’incendio Woolsey Fire, iniziato anche lui l’8 di novembre ha bruciato 96.949 acri. Finora sono andate distrutte 1.452 strutture e altre 337 sono rimaste danneggiate.
Complessivamente, CoreLogic stima un valore totale di circa 8,6 miliardi di dollari per la ricostruzione degli immobili distrutti o parzialmente danneggiati.