
L'Associazione dei Sindaci di Francia (AMF) ha nuovamente richiamato l’attenzione sull'aggravarsi delle difficoltà che le collettività locali stanno affrontando per ottenere una copertura assicurativa adeguata.
Gli amministratori denunciano l’inerzia delle compagnie di assicurazione, che spesso non rispondono alle gare d’appalto o propongono tariffe insostenibili. Questo scenario rende sempre più complicato per comuni e intercomunalità proteggersi dai rischi legati a danni materiali.
Secondo quanto riportato da La Tribune de l'assurance, il problema non risparmia nessuna collettività, siano esse urbane o rurali, e non è limitato agli eventi recenti, come sommosse o calamità naturali. La situazione è ulteriormente peggiorata con l’inizio del 2025, con l’arrivo a scadenza di molti contratti assicurativi il 31 dicembre 2024.
L’AMF sottolinea che l’assicurabilità delle collettività locali non è un tema secondario: infatti, dalla disponibilità di coperture assicurative dipende la continuità dei servizi pubblici. Senza un adeguato indennizzo per la ricostruzione di edifici o la riparazione di strutture danneggiate, molte collettività si trovano nell’impossibilità di garantire l’erogazione di servizi essenziali, come scuole, infrastrutture e trasporti pubblici.
Il mercato assicurativo per le collettività, che rappresenta appena l’1,5-2% del fatturato complessivo degli assicuratori, è particolarmente vulnerabile poiché considerato poco redditizio dalle compagnie. Inoltre, la concentrazione del settore, dominato da pochi attori come Groupama e SMACL, ha ulteriormente peggiorato le condizioni di offerta.
Tra il 2018 e il 2024, i premi assicurativi per le collettività sono aumentati del 90%, con un incremento del 147% per la copertura dei danni ai beni. Di fronte a questi costi, molte collettività si vedono costrette a trovare soluzioni alternative, come il noleggio occasionale di veicoli in assenza di una copertura per la flotta o il rinvio di progetti strutturali, assunzioni e aumenti salariali per far fronte ai sinistri. L’AMF chiede un’azione urgente per risolvere questa crisi, sottolineando che l’autosufficienza forzata e la riduzione delle attività pubbliche non possono essere una risposta sostenibile a lungo termine.