
Per il settore dell’insurtech è un momento d’oro. Nel solo secondo trimestre dell’anno i finanziamenti raccolti hanno registrato un incremento del 248% raggiungendo quota 985 milioni di dollari, principalmente grazie al record di transazioni e agli investimenti di grandi dimensioni.
È quanto si rileva dal report realizzato da Willis Towers Watson Securities e Willis Re, in collaborazione con CB Insights, che sottolinea come l’utilizzo della tecnologia da parte di compagnie in partnership con le start-up di InsurTech, possa rivoluzionare la gestione dei sinistri.
Rafal Walkiewicz, CEO di Willis Towers Watson Securities, ha detto che “Le conversazioni, gli scambi di opinioni con i clienti nella fase di gestione dei sinistri offrono grandi spunti per andare a migliorare la fase di mitigazione dei rischi, che diventa sempre più importante per l’evoluzione del valore reale che l’assicuratore deve trasmettere ai consumatori. Pensiamo che la gestione dei sinistri potrebbe assumere un’importanza fondamentale, ancora maggiore rispetto all’attuale, anche a discapito di altre funzioni, come la distribuzione, la sottoscrizione e il capital management. Sfruttare efficacemente questi contatti con i clienti, fonte di infinite informazioni e dati, attraverso partnership o acquisizioni di start-up tecnologiche in grado di ottimizzare e semplificare questa attività, sarà pertanto un fattore competitivo importante per gli operatori del settore”.
Andrew Newman, presidente e reosponsabile dell’area casualty di Willis Re ha a sua volta evidenziato come i “985 milioni di dollari che sono stati investiti in InsurTech nel secondo trimestre del 2017, rappresentano un ulteriore indicatore del cambiamento che sta velocemente interessando l’industria assicurativa. Se andiamo verso la temuta “disruption” o verso una nuova opportunità di crescita, dipende dalla percezione che ciascuna società ha della sua posizione all’interno della catena del valore assicurativo. Non è la tecnologia a essere distruttiva, ma è la capacità con la quale ogni operatore può trasformarla in un fattore competitivo a suo favore rispetto ai competitor”.