
È una piaga che non sembra avere fine quella della distribuzione online di polizze auto fasulle. Di anno in anno i siti internet farlocchi si moltiplicano e l’impegno per l’Autorità di Vigilanza del settore si fa sempre più gravoso.
È la stessa Ivass a segnalare nella sua newsletter settimanale come negli ultimi due anni abbia scovato oltre 400 siti web che vendevano polizze Rc Auto contraffatte. Il fenomeno è cresciuto in maniera esponenziale lo scorso anno (241 siti contro quasi 170 individuati nel 2019) complice anche il lockdown e la maggiore propensione dei consumatori a navigare e interagire su internet. La truffa colpisce prevalentemente il settore della Rc Auto, dove vige l’obbligatorietà e dove le polizze sono percepite come molto costose e facili da acquistare online a prezzi vantaggiosi.
I siti giocano spesso sull’inganno visivo spiega l’Ivass, con loghi e immagini molto simili a quelli di compagnie assicurative note sul mercato, ma ci sono anche truffatori più sofisticati che riescono a compiere furti di identità a scapito di compagnie, broker assicurativi e agenti che operano in modo legittimo.
L’esperienza dell’Ivass è che dopo la segnalazione pubblica (l’ultima risale a dieci giorni fa e ha riguardato sei siti irregolari) il sito fake sparisce dal web ma ne rinascono di nuovi come funghi. Il giro d’affari è elevato e non facilmente quantificabile. Insomma, parliamo di un fenomeno preoccupante che si gioca della vulnerabilità dei clienti che rischiano di trovarsi a pagare una polizza senza alcun valore e di vedersi sequestrare il veicolo in quanto circolante senza regolare copertura assicurativa.