
“Le assicurazioni vogliono essere parte centrale del cambiamento, innovando il nostro modello di business e trovando nuove modalità di rapporto con le istituzioni, le famiglie e le imprese”.
È quanto ha detto la presidente dell’Ania Maria Bianca Farina in apertura del meeting dedicato alla mobilità dell’Osservatorio Innovation by Ania, realizzato in per cogliere e rendere concretamente disponibile la nuova spinta innovativa, pensato per dare ulteriore concretezza alla modernizzazione e al confronto.
Si tratta di un laboratorio permanente che vuole dare spinta alla modernizzazione che le compagnie assicurative stanno sperimentando nell’elaborazione di nuove soluzioni e servizi, nei proprio processi.
Venendo all’argomento dell’incontro Maria Bianca Farina ha sottolineato che “Recenti ricerche indicano che, nonostante i ritmi lenti di rinnovo del parco auto, nel 2025 circa metà del parco circolante sarà dotato di sistemi di guida assistita o autonoma, con evidenti conseguenze sia in termini di frequenza che di severità di rischio. Il 65% degli italiani manifesta interesse per l’auto autonoma a fronte di una media europea del 48% e attualmente in 10-15% delle auto in circolazione ha sistemi di guida assistita”.
Il tasso di motorizzazione degli italiani tra i 18 e i 45 anni di età è passato dal 53% del 2003 al 37% del 2016. Un calo al quale hanno contribuito la diffusione del car pooling con 2,5 milioni di utenti e del car sharing con 5.600 noleggi quotidiani.
Il forte progresso tecnologico e l’evoluzione culturale in atto stanno modificando la mobilità, con impatti sul sistema economico e sociale.
Attualmente, il settore della mobilità genera, “con i diversi attori coinvolti circa il 20% del Pil” ha ricordato Farina, indicando inoltre l’impegno di Ania nell’individuare “forme di protezione più adatte alle nuove forme di responsabilità del produttore, per i nuovi rischi della circolazione che vedranno veicoli tradizionali e veicoli evoluti sulle stesse strade, per proporre nuove soluzioni sui servizi di sharing mobility e con l’instant insurance anche per l’auto”.
“E’ auspicabile – ha aggiunto la presidente di Ania – che il regolatore comunitario opti per un sistema aperto, ovvero con informazioni accessibili ai diversi operatori, in modo da consentire a tutti di fare la propria parte nell’assicurare i benefici connessi alla maggiore disponibilità di dati”. Maria Bianca Farina ha anche ricordato come nel settore assicurativo la valutazione del rischio è stata tradizionalmente effettuata disponendo i vari clienti in classi omogenee di rischio “in base a informazioni ex ante, mentre oggi le tecnologie digitali spingono verso un approccio di tipo dinamico e prospettico, che riclassifica di continuo il profilo di rischio degli assicurati”.