Munich Re
Munich Re non ha intenzione di accontentarsi dei risultati già eccellenti raggiunti. Con la presentazione della nuova strategia quinquennale, Ambition 2030, il gruppo si propone di raggiungere “picchi ancora più alti in ogni ambito, superando e distanziando i concorrenti entro la fine del ciclo”, come ha dichiarato Christoph Jurecka, Cfo e futuro Chair del board of management.
J.P. Morgan ritiene che il settore europeo della riassicurazione stia entrando in una fase di maggiore stabilità, segnando un cambiamento significativo rispetto alla tradizionale volatilità legata ai grandi eventi naturali.
Nonostante sia ancora presto per avere un quadro definitivo, Munich Re ha già tracciato una prima stima delle perdite legate all’uragano Melissa. Christoph Jurecka, Cfo del Gruppo, ha dichiarato durante la presentazione dei risultati del terzo trimestre 2025: “Melissa, la nostra attuale ipotesi è che si tratterà di una perdita nell’ordine delle centinaia di milioni di euro”.
Il mondo assicurativo si trova davanti a una sfida senza precedenti: il vasto divario nella protezione cyber, che espone direttamente individui e imprese a rischi sempre più sofisticati e costosi. A lanciare l’allarme è Munich Re durante il briefing del 2025 a Baden-Baden, riferisce Reinsurance News.
Il mercato globale della riassicurazione sta vivendo una fase cruciale, caratterizzata da rischi sempre più complessi e da una domanda in costante crescita. Le minacce derivanti dai cambiamenti climatici, dalle tensioni geopolitiche e dal contesto macroeconomico rendono indispensabile affidarsi a partner solidi e capaci di offrire soluzioni concrete.
La prima metà del 2025 è stata segnata da un’escalation di eventi naturali estremi, con un impatto economico e umano che torna a riaccendere l’attenzione sul cambiamento climatico e sulle sue conseguenze sempre più tangibili.
Munich Re ha chiuso il secondo trimestre del 2025 con risultati che hanno sorpreso anche gli analisti più ottimisti. Il colosso tedesco della riassicurazione ha registrato un utile netto preliminare di 2,1 miliardi di euro, superando di gran lunga le aspettative del mercato che si fermavano a 1,624 miliardi.
Munich Re, attraverso la sua controllata ERGO Group AG, ha completato la fusione tra la compagnia danese di assicurazioni viaggio Europæiske Rejseforsikring A/S e la società norvegese di assicurazioni sanitarie ERGO Forsikring AS, precedentemente nota come Storebrand Helseforsikring AS, ampliando così la propria presenza nel mercato nordico e creando significative opportunità di crescita.
In un intervento dai toni decisamente politici durante l’assemblea annuale di Munich Re, il Ceo Joachim Wenning ha sottolineato come oggi sia impossibile per un grande gruppo assicurativo rimanere neutrale rispetto alle dinamiche geopolitiche e alle scelte politiche, secondo quanto riferisce il quotidiano tedesco Handelsblatt.
Nonostante un primo trimestre segnato da sinistri catastrofali di entità eccezionale, Munich Re dimostra ancora una volta la solidità del suo modello operativo, registrando un utile netto di 1,09 miliardi di euro e confermando l'obiettivo di 6 miliardi di euro per l'intero esercizio 2025.
Il mercato globale delle polizze cyber è destinato a decollare, passando dagli attuali 15,3 miliardi di dollari di premi lordi a oltre 32 miliardi entro il 2030, con una crescita media annua del 10%.
Ergo, la compagnia di assicurazione primaria del gruppo Munich Re, ha completato l’acquisizione totale della statunitense Next Insurance. Fondata nel 2016, Next Insurance – specializzata in polizze property & e casualty – è stata valutata 2,6 miliardi di dollari. Per rilevare il restante 71% delle quote, Ergo ha versato circa 1,8 miliardi di dollari agli altri azionisti.
Nel 2024, le catastrofi naturali a livello mondiale hanno causato perdite per 320 miliardi di dollari, un incremento rispetto ai 268 miliardi dell’anno precedente, con circa 140 miliardi di dollari di danni assicurati.
Il gigante tedesco della riassicurazione, Munich Re, ha fissato come obiettivo per il 2025 un utile netto IFRS pari a 6 miliardi di euro, in aumento rispetto a quest’anno, grazie a solide prestazioni operative in tutti i segmenti di attività.
Le perdite annuali assicurate dovute a catastrofi naturali in tutto il mondo superano spesso i 100 miliardi di dollari, ma nel primo semestre del 2024, osserva Muich Re, hanno già raggiunto i 62 miliardi di dollari, superando di molto la media decennale di 37 miliardi di dollari, e ultimamente gli Stati Uniti sono stati colpiti da grandi uragani.