
Più vittime e meno danni da catastrofi naturali nel 2015. È questo in estrema sintesi il risultato del tradizionale rapporto annuale di Munich Re sull’impatto delle calamità a livello mondiale.
Secondo le analisi del riassicuratore tedesco, nel corso del 2015 si sono contate 23.000 morti a causa degli eventi naturali. Una cifra in deciso peggioramento rispetto ai 7.700 dell’anno precedente, ma comunque sotto la media degli ultimi 30 anni (54.000).
L’evento naturale più catastrofico è stato il terremoto in Nepal dello scorso 25 aprile, quando un sisma di magnitudo 7,8 ha colpito il territorio a nord della capitale Kathmandu. La scossa ha interessato, oltre al Nepal, la Cina, l’India e il Bangladesh. Le vittime sono state circa 9.000 mentre 500.000 sono le persone rimaste senza abitazione. “Come spesso accade nei Paesi in via di sviluppo solo una frazione delle perdite complessive erano assicurati: 210 milioni di dollari contro 4,8 miliardi di danni. L’industria assicurativa – spiega Torsten Jeworrek, membro del Consiglio di amministrazione di Munich Re – è alla ricerca di nuove vie per chiudere questo gap”.
Per quanto riguarda i danni derivanti da eventi naturali, sono risultati complessivamente pari a 82 miliardi di euro, contro i 110 miliardi del 2014 e i 130 miliardi che rappresentano la media degli ultimi 30 anni.
I danni coperti da assicurazioni sono stimati a 27 miliardi di dollari. Lo studio di Munich Re sottolinea come molti cicloni tropicali abbiano colpito zone poco popolate e come, nell’Atlantico del Nord, il fenomeno naturale El Nino abbia impedito l’arrivo di violente tempeste. Tuttavia, avverte Munich Re, “l’importo dei danni, relativamente contenuto, non deve in alcun modo indurre ad allentare la vigilanza”, tanto più considerando che il 94% delle catastrofi che hanno causato danni significativi lo scorso anno è stato provocato da fenomeni meteorologici.
Gli scienziati ritengono che nei prossimi anni El Niño potrebbe essere seguito dalla sua sorella gemella La Niña, la quale al contrario favorisce la creazione di uragani nell’Atlantico del nord. Di riflesso El Niño ha portato siccità in Sudamerica e Sud-est asiatico.
Le cinque maggiori catastrofi naturali del 2015 – Perdite in vite umane
- Terremoto in Nepal (25 aprile 2015) 9.000 vittime
- Ondate di calore – India- Pakistan (maggio-giugno 2015) 3.670 vittime
- Ondate di calore – Europa (30 marzo-1 aprile 2015) 1.250 vittime
- Alluvioni in India (novembre-dicembre 2015) 597 vittime
- Tornado in Cina (1 giugno 2015) 444 vittime
Le cinque maggiori catastrofi naturali del 2015 – Perdite in dollari
- Terremoto in Nepal (25 aprile 2015) Perdite: 4,8 mld $ US
- Tifone Mujigae – Cina, Filippine (1-5 ottobre 2015) Perdite: 3,5 mld $ US
- Tempeste invernali – Usa, Canada (16-25 febbraio 2015) Perdite: 2,8 mld $ US
- Tifone Soudelor – Cina, Taiwan (2-13 agosto 2015) Perdite: 2,8 mld $ US
- Tempeste di grandi dimensioni – Usa (23-28 maggio 2015) Perdite: 2,5 mld $ US