
Nelle consuete analisi del gruppo assicurativo Coface sul rischio Paese, gli Stati Uniti entrano nella categoria di migliore rischio, con una valutazione A1, come Giappone, Canada e Svizzera. Il Paese registra una crescita dinamica e bilanciata (stimata a 2,7% per il 2014 da Coface), beneficiando sia dei consumi sostenuti delle famiglie sia della solidità delle imprese.
Il livello di redditività delle imprese è tornato ai livelli pre-crisi con un indice di indebitamento relativamente basso. L’assestamento della crisi di plafond del debito pubblico a inizio 2014 è un altro fattore che ha contribuito al miglioramento della valutazione. Dopo due anni la Gran Bretagna torna alla sorveglianza positiva della valutazione A3. Quest’anno la crescita (stimata al 2,1% nel 2014), guidata finora dai consumi delle famigli grazie ad un accesso facilitato al credito, sarà sostenuta anche dall’aumento degli investimenti.
Migliora la fiducia tra imprese, nonostante alcuni settori, tra cui quello manifatturiero, rimangano indietro rispetto ad altri, come i servizi finanziari o l’edilizia.
Nei grandi paesi emergenti la crescita continua a rallentare a causa di vincoli dell’offerta. Due tra i paesi BRIC sono particolarmente colpiti dal calo degli investimenti: il Brasile e la Russia. In Brasile, declassato a A4, il potenziale di crescita ha subito anche l’impatto del calo dei consumi e di problemi strutturali: infrastrutture insufficienti, mancanza di manodopera qualificata e burocrazia. In Russia, le tensioni geopolitiche non fanno che aggravare un’economia indebolita, portando Coface a porre la valutazione B sotto sorveglianza negativa. La crisi ucraina, così come la crescente fuga di capitali, avrà un impatto negativo sul tasso di crescita già debole (stimato a 1,0% nel 2014, dopo l’1,3% nel 2013) per il calo degli investimenti.
La fragilità politica è uno dei criteri presi in considerazione da Coface: la valutazione A4 per la Turchia e C sotto sorveglianza negativa per il Venezuela, sono il risultato di crisi politiche complesse.
Parallelamente alla revisione delle valutazioni globali del rischio paese, Coface procede alla revisione annuale delle valutazioni del contesto imprenditoriale. Tra i miglioramenti troviamo l’Algeria, la cui sorveglianza negativa sulla valutazione B è stata rimossa. Il paese beneficia dei cambiamenti sulle regolamentazioni di impresa introdotte dalla Legge Finanziaria del 2014 che prevede in particolare procedure di approvazione più semplici per progetti di investimento dall’estero. Tra i peggioramenti, troviamo inevitabilmente l’Ucraina, declassata a D. Negli ultimi anni, la situazione del paese si è significativamente deteriorata in termini di lotta alla corruzione, qualità e applicazione delle regole. La forte instabilità politica limita la possibilità di attuare qualsiasi riforma.