
Il nuovo rapporto globale AXA evidenzia “climate fatigue”, frammentazione sociale e la necessità di soluzioni preventive e olistiche per affrontare rischi sempre più interconnessi.
Il cambiamento climatico si conferma anche nel 2025 come il rischio più percepito a livello globale, ma il nuovo Future Risks Report evidenzia segnali di una crescente “climate fatigue”, una stanchezza psicologica derivante dal flusso costante di informazioni sulla crisi climatica. A livello mondiale, l’instabilità geopolitica rimane al secondo posto, mentre i rischi cyber, l’intelligenza artificiale e i Big Data si affermano sempre più tra le principali preoccupazioni, entrando stabilmente nella top 10 dei rischi percepiti sia dagli esperti sia dai cittadini. In Europa, però, la percezione cambia: per gli esperti l’instabilità geopolitica supera il cambiamento climatico come primo rischio, mentre per la popolazione la priorità rimane la crisi climatica.
Il report pubblicato dal Gruppo AXA, giunto alla dodicesima edizione e realizzato in collaborazione con IPSOS, si basa su un ampio sondaggio che coinvolge 3.600 esperti di rischio in 57 Paesi e 23.000 cittadini in 18 Paesi. L’indagine mette in luce anche un diffuso senso di frammentazione sociale, alimentato dalle crescenti disuguaglianze economiche e dalla pressione demografica, in particolare in Italia, Germania e Belgio. In Italia, il cambiamento climatico resta al primo posto, seguito dall’inquinamento e dall’instabilità geopolitica, mentre il timore di nuove pandemie e malattie infettive resiste al quarto posto, evidenziando una maggiore sensibilità rispetto alla media europea.
Il report sottolinea come i rischi siano sempre più interconnessi e richiedano soluzioni olistiche e preventive a livello globale: il 77% degli esperti e il 57% dei cittadini a livello mondiale concordano sull’importanza di approcci integrati, mentre il ruolo delle assicurazioni viene riconosciuto da quasi nove esperti su dieci e dal 72% della popolazione. In Italia, la percezione di vulnerabilità è leggermente superiore alla media globale e il senso di frammentazione sociale è avvertito dal 53% dei cittadini, con le disuguaglianze sociali al centro delle preoccupazioni. I rischi demografici, tra cui l’aumento dei costi sanitari e le sfide legate alla longevità, rappresentano un tema cruciale per gli italiani, così come la necessità di azioni preventive per mitigare gli effetti dei rischi emergenti.
“Il Future Risks Report 2025 fotografa ancora una volta un contesto segnato da rischi sempre più interconnessi e da un crescente senso di vulnerabilità di fronte a una società percepita come sempre più frammentata. Come assicuratori abbiamo una responsabilità, insita nel nostro mestiere di protezione e nella nostra conoscenza dei rischi: accompagnare le persone e la società in questo scenario di trasformazione e contribuire alla resilienza delle nostre comunità”, ha commentato Chiara Soldano, Ceo del Gruppo AXA Italia.
Il rapporto conferma dunque la centralità di coesione sociale, prevenzione e azione globale per affrontare un mondo dove i rischi non sono mai isolati e richiedono strategie integrate per la protezione delle persone e delle comunità.