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KPMG ha stretto una partnership con Vectra AI, leader nel rilevamento e nella risoluzione delle minacce informatiche AI-driven per imprese ibride e multicloud, per rafforzare la sua intelligence sugli attacchi comportamentali basata sull’Intelligenza Artificiale con i servizi di Cyber Security di KPMG.
Le catastrofi ambientali sono una delle principali sfide del futuro per il settore assicurativo. Si calcola che a livello globale gli incidenti ambientali hanno comportato perdite per 343 miliardi di dollari nel 2021, di cui solo il 38% assicurate. L’innovazione digitale può aiutare gli assicuratori a sviluppare soluzioni in grado di realizzare analisi predittive per supportare la filiera contro gli effetti del cambiamento climatico.
Ammagamma, società di data science che offre soluzioni di intelligenza artificiale alle aziende, annuncia l’ingresso del nuovo Chief Financial Officer Paolo Leonardi, che assume il ruolo con effetto immediato.
Vectra AI, cyber security leader nel rilevamento e nella risoluzione delle minacce informatiche, ha realizzato una nuova indagine Security Leaders Research Report, in collaborazione con Sapio Research, secondo cui il 24% degli intervistati in Italia ha subito un incidente di sicurezza significativo nell’ultimo anno.
Il mercato dell’intelligenza artificiale in Italia è cresciuto del +27% nel 2021, raggiungendo quota 380 milioni di euro, un valore raddoppiato in appena due anni, per il 76% commissionato da imprese italiane (290 milioni di euro), per il restante 24% come export di progetti (90 milioni di euro).
DAT, azienda tedesca leader nei servizi per l’industria automotive presente in 23 Paesi, ha integrato le tecnologie avanzate di Computer Vision di Prometeia creando “FastTrackAI”, un software in grado di creare una perizia o un preventivo in tempo reale di un veicolo danneggiato in un sinistro.
Un modello basato sull’Intelligenza Artificiale per prevedere l’arrivo di pioggia entro 1 ora e mezza. I ricercatori di Google ci stanno lavorando da tempo e secondo i primi test, il modello sembra funzionare, secondo quanto si legge sulla rivista di settore Nature.
L’intelligenza artificiale come strumento di prevenzione per future pandemie. È il risultato cui arriva uno studio dei ricercatori dell’Università di Glasgow e pubblicato sulla rivista Plos Biology.
La forzata digitalizzazione di processi e servizi che ha caratterizzato gli ultimi dodici mesi ha portato tante imprese a misurarsi con soluzioni basate sull’Intelligenza Artificiale (IA) per migliorare la propria efficienza. In particolare, l’attuale contesto di emergenza sanitaria richiede oggi, in diversi settori e soprattutto nell’ambito della ricerca scientifica, la gestione di grandi quantità di dati e capacità computazionali per trattare nuovi algoritmi.
Superano il tetto degli otto milioni le conversazioni gestite dall’operatore digitale dell’assistenza clienti di Poste Italiane via telefono, web e whatsapp.
Lo skill gap è da tempo un problema in ambito Human Resource, aggravato dalla pandemia di coronavirus. Uno studio condotto da Cornerstone ha evidenziato che, sebbene i datori di lavoro mettano sempre più spesso al primo posto lo sviluppo delle abilità dei dipendenti, resta un divario tra la fiducia delle aziende e quella delle loro persone quando si parla di competenze.
Secondo una ricerca dell’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano, nell’ultimo anno l’Intelligenza Artificiale ha attirato in Italia un grande interesse da parte delle istituzioni, rispondendo bene all’emergenza sanitaria.
Con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale le aziende possono ridurre dal 5% al 10% il totale di emissioni di gas serra entro il 2030, che corrispondono tra 2,6 e 5,3 gigatonnellate di anidride carbonica equivalente, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi e anche alla ripresa post-Covid.
Secondo una nuova ricerca pubblicata da Solera Holdings, leader globale nel settore dei dati, delle applicazioni e dei servizi per i settori assicurativo e automobilistico, ha rivelato che il 76% dei consumatori si fida dei processi di gestione dei sinistri interamente basati sull’intelligenza artificiale (AI). L’indagine individua anche gli ostacoli maggiormente percepito come freno all’adozione dell’AI da parte degli assicuratori di tutto il mondo, degli autoriparatori e de costruttori (OAM).
“Con il vostro nuovo Data Center dimostrate ancora una volta di essere una città modello a cui ispirarsi per quanto riguarda l’innovazione, un esempio nell’uso delle risorse pubbliche e del buon governo”.