Si è svolto nei giorni scorsi a Roma il workshop organizzato dall’IVASS sui nuovi strumenti di contrasto alle frodi nell’Rc Auto.
Per verificare quanto le compagnie siano effettivamente impegnate a stanare sinistri falsi e gonfiati, l’istituto di controllo guidato da Salvatore Rossi non ha risparmiato le ispezioni presso le imprese. Finora ce ne sono state sei e altre potrebbero aggiungersi nei prossimi mesi.
Nel 2015 il 10% dei sinistri complessivi denunciati nel mercato è stato soggetto ad approfondimento antifrode (pari a 297.460 sinistri), mentre ora questi numeri sono destinati a lievitare, grazie ai nuovi strumenti forniti dall’Aia, ovvero l’archivio integrato antifrode gestito da Ivass, operativo dallo scorso giugno, che rappresenta un esempio di Big Data da utilizzare come formidabile strumento per la lotta alle frodi nonché per l’attività di data quality.
AIA produce un report mensile che consente alle imprese di monitorare costantemente l’attività di alimentazione delle banche dati antifrode e di conoscere la “qualità” del proprio portafoglio, con l’obiettivo esplicito di potenziamento dell’attività di detection.
L’Ivass ha inoltre illustrato i prossimi progetti:
- istituzione del portale web AIA;
- completamento degli archivi interconnessi;
- strumenti avanzati di detection (network analysis);
- attestato di rischio dinamico (in tempo reale) da realizzarsi entro il 2017 ponendo il sistema nazionale all’avanguardia nel panorama internazionale.