
L’84% delle aziende ha subito nel corso dell’ultimo anno un attacco di phishing o ransomware e la metà non è riuscita a contrastare l’attacco in maniera efficace.
Gli strumenti utilizzati con maggior successo dai cyber criminali sono stati: compromissioni di email (53%), messaggi di phishing che hanno generato un malware (49%), compromissione degli account (47%).
Il dato emerge dalla ricerca “How to Reduce the Risk of Phishing and Ransomware” realizzato dalla società di cyber sicurezza Trend Micro, su un campione di 130 professionisti di sicurezza informatica che lavorano in organizzazioni di medie e grandi dimensioni del Nord America.
“Phishing e ransomware rappresentavano dei rischi critici per la sicurezza aziendale anche prima che la pandemia colpisse, la crescita del lavoro da remoto ha aumentato la loro pressione. Le organizzazioni hanno bisogno di una difesa su più livelli per mitigare i rischi”, afferma Lisa Dolcini, Head of Marketing della società. “Secondo il campione analizzato, il 50% ritiene di essere impreparato nell’affrontare le minacce di phishing e i ransomware; il 72% si considera inefficace nell'impedire che le infrastrutture domestiche diventino un canale per gli attacchi alle reti aziendali; solo il 37% ritiene di essere altamente preparato nel seguire le 'best practise”.
Secondo Trend Micro è necessario migliorare l’autenticazione tramite l’uso di programmi per la gestione di password e non aspettare una violazione prima di sviluppare un piano di risposta agli incidenti.