
Le aziende hanno grosse difficoltà a garantire contemporaneamente ai clienti innovazione digitale e massima protezione.
A dirlo sono i risultati di uno studio commissionato dalla piattaforma di cloud delivery Akamai a Forrester Consulting che ha coinvolto oltre 350 leader IT a livello internazionale e che ha inoltre mostrato come le società considerate più mature a livello digitale, ossia quelle che presentano il miglior equilibrio tra innovazione e sicurezza, crescono più rapidamente rispetto alla concorrenza.
“Questa ricerca Forrester ha permesso ad Akamai di valutare la maturità digitale delle società, in base sia alla qualità dell’esperienza digitale offerta, sia alla sicurezza”, ha dichiarato Per Ari Weil, vice president of Product marketing di Akamai. “È fondamentale per questi innovatori trovare il delicato equilibrio tra una perfetta esperienza digitale e una sicurezza completa”. E la ricerca, ha aggiunto, mostra “in che modo le aziende ottengono, o faticano a ottenere, questo equilibrio”.
L’innovazione digitale è imprescindibile negli ambienti aziendali complessi che caratterizzano il panorama odierno. Per questo lo studio di Forrester dimostra come l’erogazione di eccellenti esperienze digitali sia di fondamentale importanza per garantire un vantaggio competitivo, soddisfare il cliente e, soprattutto, conquistare la fiducia dell’utenza. Per qualsiasi organizzazione aziendale, soddisfare le specifiche esigenze del cliente è una sfida. Dover rivolgersi ad aree geografiche eterogenee, gestire la connettività di rete e avere a che fare con molteplici dispositivi sono tutti elementi che hanno reso più difficile poter garantire esperienze digitali personalizzate e sicure. La ricerca, infatti, esamina anche il modo in cui le aziende digitali di diversi Paesi e settori allineano la sicurezza e la user experience con le priorità strategiche.
Tra gli aspetti evidenziati dallo studio c’è il fatto che le difficoltà del mondo digitale sono una realtà: un elevato numero di dirigenti ha segnalato difficoltà nel raggiungere il giusto equilibrio fra sicurezza ed esperienze digitali.
La fiducia è ai minimi storici: più di un terzo dei dirigenti intervistati riscontra un moderato livello di fiducia da parte dei clienti, in gran parte dovuto ai sospetti che circondano le pratiche d’utilizzo dei dati adottate dall’azienda.
Inoltre, rimarca il paper, la mancanza di fiducia attribuita alla mancanza di sicurezza equivale alla mancanza di entrate: i clienti sono più propensi a condividere i dati con le aziende di cui si fidano; quando le aziende non riescono a garantire la sicurezza, la reputazione del marchio, la fiducia dei clienti e i profitti ne risentono subito. Lo studio sostiene che il solo sospetto in merito alle pratiche d’utilizzo dei dati di un’azienda possa essere in grado di ridurre del 25% i profitti.