La legge sulla responsabilità professionale approvata pochi giorni fa in prima lettura alla Camera segna sicuramente una svolta su una questione, quella del contenzioso medico legale e della medicina difensiva, che negli ultimi anni è stata al centro di polemiche e tensioni.
Il testo varato da Montecitorio, ora all’esame del Senato, ha raccolto molti commenti positivi ma ha trovato la netta opposizione di Cinque Stelle e Sel in Parlamento, mentre fuori dall’aula si sono fatte parecchio sentire le associazioni di consumatori e anche Cittadinanza Attiva che ha bollato la legge come una beffa per i cittadini vittime di errori sanitari che da adesso in avanti “saranno ancora più penalizzati”.
Un giudizio severo che getta un’ombra sulle norme appena varate, giudicate invece dai più molto equilibrate tra il diritto del medico a operare con più serenità nel rispetto di regole e prassi scientifiche accreditate e il diritto del cittadino ad ottenere rapidamente il giusto risarcimento in caso di danni effettivamente subiti a seguito di una prestazione sanitaria.
A calcare ulteriormente la mano ci pensa la Federconsumatori che ribadisce come in una materia complessa come la medicina difensiva, il contenzioso medico legale non possa risolversi scaricando sul cittadino l’onere della prova o chiedendo al paziente di documentare l’eventuale errore.
È evidente – spiega Federconsumatori - la condizione di asimmetria tra paziente e medico, con un notevole svantaggio del paziente a fronte della struttura sanitaria (ASL, Ospedale, medici convenzionati e liberi professionisti, ecc).
In presenza di tale disparità Federconsumatori chiede la massima chiarezza. Sono troppi i dubbi e le perplessità contenuti nel testo licenziato dalla Camera. In particolare sorge il sospetto che la nuova legge possa tradursi in una “operazione a vantaggio delle assicurazioni” o dei medici.
Secondo Federconsumatori è estremamente inopportuno e pericoloso invertire l’onere della prova e pertanto l’associazione chiede un deciso dietrofront in relazione a tale delicatissima questione.