Ania
Dopo l’avvio a Firenze lo scorso 1 marzo, il servizio di Pronto Soccorso Psicologico per le vittime di incidenti stradali, ANIA Cares, arriva a Milano.
Raccolti i dati relativi ai premi lordi contabilizzati nel 2016, l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicurative (Ania) rende noto che la raccolta premi complessiva dello scorso anno è stata di oltre 134 miliardi di euro con un calo dell’8,8% in termini omogenei.
Per Bianca Maria Farina, indicata dal Mef per la carica di presidente di Poste Italiane al posto di Luisa Todini, si tratta del coronamento di una carriera in larga parte percorsa all’interno degli uffici della società.
Dopo oltre venti mesi di difficili trattative è stato trovato l’accordo per rinnovare il contratto Ania che riguarda circa 48.000 lavoratori.
Klaus-Peter Roehler è il nuovo vicepresidente di Ania. Il Consiglio Direttivo dell’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici ha infatti scelto il Ceo di Allianz Italia in sostituzione di Anthony Bradshaw, che dal prossimo 1° aprile diventerà Ceo di Allianz Benelux, lasciando gli incarichi attualmente ricoperti per Allianz nel nostro Paese.
Intervenuto al convegno “Manutenzione straordinaria per l’Italia, un’occasione per crescere”, organizzato a Roma dal Nens (Centro studi fondato da Vincenzo Visco e Pier Luigi Bersani), il direttore generale dell’Ania, Mauro Montagnini, ha insistito sul fatto che in ottica di prevenzione del rischio sismico, senza l’obbligatorietà dell’assicurazione sulla casa “non si va da nessuna parte, perché non c’è nell’italiano l’attitudine ad assicurarsi se non per l’auto, dove è obbligato a farlo – e per la previdenza”.
“L’industria assicurativa italiana è solida. Il suo patrimonio netto ammontava, a fine 2015, a 66 miliardi e l’indice di solvibilità, secondo le regole di Solvency I, ossia il rapporto tra il capitale detenuto effettivamente e quello minimo previsto dalla legge, era pari a 1,5 nell’assicurazione vita e a 2,8 nei rami danni, livelli di assoluta sicurezza.
Unione Bancaria, Unione dei Mercati dei Capitali, Piano Europeo di Investimenti (il cosiddetto piano Juncker). Sono questi i tre pilastri del cantiere “sviluppo” in Europa, la cui costruzione va però molto a rilento, mentre l’Unione Europea dovrebbe piuttosto accelerare le riforme per la crescita, antidoto contro gli “egoismi nazionali”, per far fronte agli shock del presente e del futuro.
“Stiamo assistendo ad uno sviluppo delle tecnologie senza precedenti nella storia. E questo fenomeno sta cambiando l'offerta di prodotti assicurativi e i comportamenti di acquisto delle persone, sempre più attive sul web nella ricerca di informazioni”.
In seguito al gravissimo bilancio delle vittime e dei danni ad abitazioni e patrimonio storico-culturale causati dal terremoto dello scorso mercoledì, il presidente dell’Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici (ANIA) Maria Bianca Farina ha dichiarato:
Si è tenuto nei giorni scorsi a Milano il secondo incontro plenario dell’Osservatorio Telematics, Connected Insurance & Innovation, organizzato dal think-tank ANIA-BAIN che ha riunito circa 30 compagnie assicurative, associazioni e operatori del settore.
In seguito all’Assemblea Annuale dell’Associazione delle Imprese Assicurative (ANIA) nella quale il settore assicurativo ha posto l’accento sui bisogni crescenti di protezione dei cittadini italiani,Walter Meazza, presidente Adiconsum, ha così commentato: “Sempre più italiani sono costretti a pagare di tasca propria le spese sanitarie in un contesto complessivo nel quale tra liste di attesa interminabili e costi dei ticket crescenti, l’universalismo del Servizio Sanitario Nazionale sta diventando un pallido ricordo. È giunto il momento di tornare ad investire in sanità, allineando il rapporto spesa sanitaria/PIL del nostro Paese (attualmente dell’8% circa) alla media degli altri Paesi OCSE (10%). È chiaro che senza risorse non è possibile garantire qualità del servizio e risposte adeguate ai bisogni dei cittadini”.
“Aumentano i rischi di non disporre di risorse sufficienti per garantire un tenore di vita adeguato. Ad esempio, già oggi, secondo una recente ricerca del Censis, la spesa privata per la salute ha superato i 34 miliardi, quasi 1.400 euro a famiglia. Soprattutto undici milioni di italiani, due in più rispetto a tre anni fa, hanno dovuto rinviare o rinunciare alle cure. Senza un disegno complessivo di riforma del sistema sanitario che individui le priorità e le maggiori necessità, tali situazioni sono destinate a diventare sempre più comuni”.
Nel corso dell’assemblea annuale dell’Ania, la presidente Maria Bianca Farina ha detto che nel corso del 2015 le assicurazioni italiane hanno erogato in prestazioni agli assicurati l’equivalente del “9% del Pil”.
Nei giorni scorsi gli agenti di Zurich si sono visti recapitare sulla scrivania una lettera, con la quale la compagnia mandante chiede alla rete agenziale di concedere una delega a due dirigenti della Compagnia che potranno così operare sul conto corrente separato dell’Agenzia.