Cambiamenti climatici
In Italia nel 2022 gli eventi estremi sono aumentati del 55% rispetto all’anno precedente e complessivamente sono stati 310 e hanno provocato 29 morti e molti danni economici.
Chubb ha annunciato il lancio di una nuova business unit globale dedicata al clima, attingendo alle capacità tecniche presenti in azienda e riunendo anche le unit della compagnia che lavorano su energia tradizionale, alternativa e rinnovabile, tecnologia climatica, agroalimentare e ingegneria del rischio.
In linea con le aspettative di stakeholder e regulator cresce la consapevolezza delle società quotate sulla rilevanza dell’informativa climated related nei bilanci.
Il tema delle conseguenze del cambiamento climatico su cittadini e aziende resta una delle maggiori sfide per il settore assicurativo. Di questo si è parlato nel webinar Next level for Insurance SME segment: climate change & physical risks, organizzato da CRIF, RED Risk, QBE Italia e IIA – Italian Insurtech Association.
Richard Sheng, segretario del cda dell’assicuratore cinese Ping An, ha evidenziato il ruolo dell’assicurazione parametrica nella lotta al cambiamento climatico.
I cambiamenti climatici si accompagnano sempre più agli eventi meteorologici estremi. Tanto è vero che secondo il report “Il clima è già cambiato” dell’Osservatorio Città Clima 2022 realizzato da Legambiente, con il contributo del Gruppo Unipol, nei primi dieci mesi del 2022, seppur con dati parziali, sono stati registrati nella Penisola 254 fenomeni meteorologici estremi, +27% rispetto all’intero 2021.
È arrivata la nona edizione del “Future Risks Report”, il documento del Gruppo AXA sui rischi emergenti a livello globale realizzato in collaborazione con IPSOS e la società di consulenza geopolitica Eurasia Group.
Il cambiamento climatico rimane la preoccupazione centrale delle compagnie assicurative anche se l’invasione russa dell’Ucraina alimenta grossi timori geopolitici ed energetici.
“Registriamo una crescente consapevolezza delle imprese quotate italiane per il cambiamento climatico, perlomeno per quanto attiene alla mitigazione delle emissioni di gas serra. Assistiamo altresì al progressivo superamento della mera riduzione del rischio in favore di una revisione strategica dei modelli di business, non solo da parte delle imprese che appartengono ai settori industriali più esposti”.
Siamo in un momento critico per l’umanità. Il cambiamento climatico sta avendo gravi effetti sull’ambiente e sulle persone e le sfide sociali stanno crescendo a un ritmo senza precedenti. Si tratta di una realtà sempre più evidente, di cui l’uomo è il maggiore responsabile. Lo ha affermato anche l’IPCC nel report 2022 “Mitigation of Climate Change”: ora o mai più è necessario fermare la crisi climatica.
L’impegno in materia di politiche ambientali tra i Paesi in via di sviluppo è più forte tra quelli più vulnerabili agli impatti dei cambiamenti climatici e con i governi più efficienti, mentre è più debole tra quelli che dipendono dagli introiti dei combustibili fossili. È quanto emerge da una nuova analisi di Oxford Analytica e WTW (NASDAQ: WTW), società leader a livello globale nella consulenza, brokeraggio e offerta di soluzioni alle imprese e alle istituzioni.
Nel 2021 più di 600.000 ettari sono andati in fumo nei sei paesi euro-mediterranei di Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Grecia e Turchia, una superficie ben superiore alla media dei decenni precedenti, come già era accaduto nel 2017 e nel 2020.
Le catastrofi ambientali sono una delle principali sfide del futuro per il settore assicurativo. Si calcola che a livello globale gli incidenti ambientali hanno comportato perdite per 343 miliardi di dollari nel 2021, di cui solo il 38% assicurate. L’innovazione digitale può aiutare gli assicuratori a sviluppare soluzioni in grado di realizzare analisi predittive per supportare la filiera contro gli effetti del cambiamento climatico.
Gli italiani sono sempre più consapevoli degli effetti del cambiamento climatico e sono disposti a modificare comportamenti, stili di vita e scelte d’acquisto in ottica sostenibile. Inoltre, in termini di transizione ecologica, i cittadini ritengono che abbiano un ruolo chiave le imprese private, assicurazioni in primis.
Nel 2021 le catastrofi naturali hanno provocato danni economici per 270 miliardi di dollari a livello globale. Si tratta di un aumento del 33% rispetto ai 203 miliardi dell’anno precedente.