Cyber Insurance
Il think tank britannico RUSI (Royal United Services Institute) chiede uno sforzo agli assicuratori cyber per vincere la sfida sulla sicurezza informatica. I governi e le aziende stanno lottando per far fronte alla portata e alla complessità della gestione del rischio cyber. Nell’ultimo anno, il lavoro a distanza, il rapido processo di digitalizzazione e la necessità di una maggiore connettività hanno enfatizzato la sfida della sicurezza informatica.
Lokky, startup e primo broker assicurativo digitale per le PMI, accelera sulla cyber insurance e lancia una polizza per tutelare micro-imprese, professionisti e freelance dai crescenti tentativi di attacchi informatici, phishing e truffe.
Gli attacchi cyber sono in forte aumento, così come crescono le conseguenti perdite finanziarie per le vittime secondo uno studio di S&P Global Ratings sul mercato delle assicurazioni cyber.
Secondo gli specialisti di disaster recovery di Databarracks, le polizze assicurative cyber che pagano gli assicurati che subiscono un attacco ransomware, non fanno altro che finanziare i criminali informatici andando a generare un circolo vizioso che finisce per alimentare sempre nuovi attacchi. Databarracks sta cercando di convincere gli assicuratori ad approcciare in maniera diversa il problema, puntando alla riparazione dei danni subiti, invece di provvedere a pagare i riscatti.
Le potenzialità dei cyber risk sono talmente elevate che le capacità del settore assicurativo potrebbero non bastare per garantire una tutela adeguata.
I broker occupano un ruolo fondamentale nello scacchiere delle assicurazioni cyber. Dovendo infatti affrontare con ogni cliente problematiche diverse nella ricerca della copertura più adeguata, possono infatti contribuire in maniera concreta a superare quei vincoli che frenano lo sviluppo del mercato assicurativo cyber. È quanto emerge da un nuovo report di CyberCube, una delle principali società specializzate in cyber analytics.
Con la maggior parte dei negozi al dettaglio chiusi a causa del Covid-19, le gli acquisti online sono diventati consuetudine per i cittadini del Regno Unito. Ma maggiore attività online, significa per i venditori un maggior ricorso alle polizze cyber, la cui crescita rappresenta una delle poche voci positive dell’industria assicurativa, secondo un’analisi effettuata dalla società di ricerca GlobalData. In tutto il settore della vendita al dettaglio, la distribuzione online dovrebbe continuare a crescere nell’arco dei prossimi 4 anni, a un ritmo ben più rapido rispetto alle vendite offline.
I broker assicurativi svolgono un ruolo vitale nell’identificazione di una copertura adeguata e in diversi altri fattori che possono far crescere il mercato delle assicurazioni cyber, secondo quanto sostiene il report “The Role of Intermediaries in Placing Cyber Risk”, pubblicato nei giorni scorsi da CyberCube, la start-up che combina intelligenza artificiale per i big data con scienza attuariale in una piattaforma software-as-a-service che aiuta gli assicuratori nella valutazione dei rischi cyber.
Marsh ha nominato Sarah Stephens quale nuova responsabile internazionale (tutti i mercati al di fuori del Nord America) dell’area cyber di Marsh JLT Specialty. Stephens opererà dagli uffici di Londra e riferirà a Flavio Piccolomini, presidente della divisione internazionale di Marsh, e Paul Denny, CEO della practice FINPRO britannica di Marsh JLT Specialty.
Il CERT-PA ha avviato la fase pilota della Piattaforma Nazionale italiana per il contrasto ai cyber attacchi. Lo ha reso noto l’organismo di cyber security per la Pubblica Amministrazione, illustrando come migliorerà la sicurezza informatica nel nostro Paese.
Negli ultimi due anni si è registrato un vero boom di attacchi cyber, con un incremento di intrusioni del 1.000%. Grazie al rapido sviluppo dell’intelligenza artificiale gli attacchi si sono spostati dal semplice furto di dati all'aggressione all’operatività di infrastrutture critiche, come le reti energetiche e dell’acqua, o i trasporti pubblici.
Condividere dati sul web su molteplici piattaforme digitali come siti di e-commerce, social network, siti di prenotazione di viaggi e molto altro espone, infatti, a numerosi rischi, confermati anche da una recente ricerca di Lexis Research per Europ Assistance, secondo cui il 90% degli italiani naviga quotidianamente, ma solo il 58% utilizza antivirus sul proprio smartphone e quasi la metà degli intervistati (49%) dichiara di utilizzare sempre la stessa password su siti e per servizi online diversi, compromettendo il livello di sicurezza dei propri dati.
Il broker svizzero di riassicurazione e riassicurazione Capsicum Re e Swiss Re hanno lanciato un prodotto di riassicurazione cyber denominato Decrypt per la copertura di rischi cyber, compresi quelli silenti. Oltre a riassicurare danni fino a 50 milioni di dollari per cliente, l’approccio modulare di Decryptaiuta le assicurazioni a individuare e quantificare le esposizioni cyber nascoste nella polizze tradizionali.
Consob e Polizia di Stato hanno sottoscritto un accordo per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici aventi per oggetto i sistemi e i servizi informativi di particolare rilievo per il Paese.
Se i numeri della nuova ricerca condotta da Premium Credit sono corretti, i broker assicurativi britannici non sembrano troppo confidenti sulle prospettive di crescita del mercato assicurativo.