UK
Goldman Sachs è in corsa per acquistare il broker assicurativo britannico Aston Lark, finito sul mercato alla fine dello scorso anno. Il fondo di private equity Bowmark Capital, proprietario di Aston Lark conta di incassare dall’operazione non meno di 350 milioni di sterline (405 milioni di euro).
Arch Insurance (UK), parte di Arch Insurance International, ha perfezionato l’acquisizione di Obelisk Underwriting, agenzia di sottoscrizione specializzata, che nel 2018 ha sottoscritto premi per circa 5,7 milioni di euro.
Secondo un report dell’agenzia Fitch i risultati del 2018 degli assicuratori del mercato londinese sono appesantiti dal carico delle perdite legate agli eventi catastrofali, superiori alla media, e dai bassi rendimenti degli investimenti.
Secondo l’edizione 2019 della Cyber Security Breaches Survey, quasi 1/3 delle imprese britanniche ha subito una violazione o un attacco cyber nel corso dell’ultimo anno. Il report enfatizza l’importante ruolo che hanno gli intermediari professionali nel consigliare le imprese a tutelarsi con le coperture assicurative cyber.
Un report di EY ha stimato in 1,1 miliardi di euro il valore finanziario detenuto dalle 23 società (8 delle quali sono imprese di assicurazioni) che a causa della Brexit hanno trasferito la propria sede dal Regno Unito in uno dei paesi UE.
Svizzera e il Regno Unito hanno firmato un accordo per il mantenimento delle relazioni economiche e commerciali post Brexit. L’intesa arriva dopo che nei mesi scorsi i due Paesi avevano già raggiunto un accordo sul trasporto aereo, le assicurazioni e la libera circolazione delle persone.
È tornato ad aleggiare l’incubo droni sugli aeroporti inglesi. Dopo i danni causati per tre giorni dall’avvistamento pre-natalizio dei piccoli velivoli senza pilota sopra il cielo di Gatwick che causò lo stop del secondo aeroporto londinese e la cancellazione di circa 1.000 voli, l’allarme è tornato a suonare a Heathrow.
La Association of British Insurers (ABI) ha reso noto che i pagamenti effettuati nel 2017 dall’industria assicurativa britannica in favore dei propri clienti sono stati pari a 55 miliardi di sterline (circa 61,2 miliardi di euro). Il documento sui Key Fact ha evidenziato l’importante ruolo svolto dal settore assicurativo a sostegno dei consumatori e delle imprese britanniche.
Arthur J. Gallagher, società di brokeraggio globale con sede nell’Illinois ha sottoscritto il contratto di acquisizione di Pavey Group, broker retail inglese con uffici a Torquay, Exeter, Holsworthy e Highbridge.
Il broker francese Verlingue cambia marcia e mette a segno la sua più importante operazione all’estero attraverso l’acquisizione del gruppo inglese ICB Group, uno dei principali player del Regno Unito per i rischi corporate, con circa 100 milioni di euro di premi intermediati. Non sono stati comunicati i dettagli finanziari della transazione.
Trireme Insurance Group, filiale internazionale del wholesale broker di Dallas US Risk Insurance Group, ha reso nota l’acquisizione di MGB Insurance Brokers (MGB), società di brokeraggio londinese presente sul mercato dal 2001.
“Non idoneo ad avere una licenza”. Questa la motivazione del mancato rinnovo a Uber dell’autorizzazione per operare a Londra, datata settembre 2016.
La sottoassicurazione non è una esclusiva degli italiani. Ad esempio i britannici sono altamente sottoassicurati per le gravi malattie. Anzi, è più probabile che un inglese acquisti una copertura assicurativa per il proprio telefono cellulare che per la propria salute.
Tra uragani, incendi e altre calamità naturali il 2017 è stato un anno veramente pesante. Anzi, per il mercato britannico delle assicurazioni specialty è stato l’anno peggiore di sempre, secondo uno studio pubblicato da EY.
In prossimità del 25 maggio 2018, data dell’entrata in vigore del Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali (GDPR), i broker del Regno Unito hanno identificato nella violazione dei dati la più grande minaccia per gli assicuratori e dai loro clienti.