UK
Il broker assicurativo britannico Lockton è stato accusato di aver falsificato documenti ed e-mail nel tentativo di fuorviare un cliente e assicurarsi una ricca commissione da Axa UK.
Arag UK ha condotto un sondaggio sul mercato britannico che ha evidenziato che i broker si aspettano nei prossimi mesi un miglioramento qualitativo delle comunicazioni da parte degli assicuratori.
Con la maggior parte dei negozi al dettaglio chiusi a causa del Covid-19, le gli acquisti online sono diventati consuetudine per i cittadini del Regno Unito. Ma maggiore attività online, significa per i venditori un maggior ricorso alle polizze cyber, la cui crescita rappresenta una delle poche voci positive dell’industria assicurativa, secondo un’analisi effettuata dalla società di ricerca GlobalData. In tutto il settore della vendita al dettaglio, la distribuzione online dovrebbe continuare a crescere nell’arco dei prossimi 4 anni, a un ritmo ben più rapido rispetto alle vendite offline.
La britannica ABI, l’associazione degli assicuratori britannici, elabora le prime stime sulle conseguenze che avrà il Covid-19 sulle casse delle compagnie.
L’inglese Financial Conduct Authority (FCA) ha invitato gli assicuratori a provvedere al pagamento degli indennizzi delle polizze di business interruption in riferimento all’interruzione dell’attività produttiva dovuta al coronavirus.
L’epidemia sanitaria globale è ancora in espansione e risulta complicato pensare ora a come sarà il post-coronavirus. Di certo il settore dei viaggi e del turismo rischiano di pagare il prezzo più alto al Covid-19.
Direct Line ha comunicato al proprio personale di aver programmato un maxi taglio da 800 posti di lavoro in tutto il Regno Unito, pari a oltre il 7% delle circa 11.000 persone che lavorano per la compagnia del telefono rosso.
Con l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea si apre ora un periodo di transizione, che durerà fino alla fine dell’anno, per consentire alle due parti di trovare un accordo commerciale che possa regolare i loro rapporti in futuro. E le società britanniche del settore finanziario, assicurazioni comprese, devono essere pronte a tutto. Anche all’eventualità che non venga raggiunto nessun accordo.
Fondi inglesi interessati a City Insurance. Secondo il sito rumeno “Economica.net”, la principale compagnia del mercato assicurativo rumeno avrebbe dato mandato a un consulente londinese per trattare con nuovi potenziali investitori.
Smart speaker, smart TV, termostati intelligenti sono certamente i device più diffusi nelle case degli europei, ma anche una preziosa porta d’accesso per gli hacker. Per cercare di aumentare la sicurezza dei consumatori il governo britannico ha in cantiere una proposta di legge per obbligare i produttori di device IoT a rispettare tre requisiti base in termini di cybersecurity.
Non arrivano segnali positivi per il 2020. Per il 45% delle aziende statunitensi di medie e grandi dimensioni sarà un anno di recessione, con una azienda su cinque che prevede una contrazione dell’economia tra l’1 e il 3%.
Completata l’acquisizione del ramo assicurativo di Liverpool Victoria Friendly Society (LV =) e perfezionata l’operazione di acquisto del business assicurativo di Legal & General, Allianz scala la classifica e diventa la seconda compagnia più grande del Regno Unito in termini di raccolta premi.
La British Insurance Brokers Association (BIBA) ha lanciato Brexit Hub (https://bibabrexitguide.org.uk/), un sito web progettato per fornire una guida alla comunità degli intermediari assicurativi britannici, offrendo informazioni e indicazioni utili per mitigare il potenziale impatto sul business di una Brexit senza accordi.
La britannica Financial Conduct Authority (FCA) ha effettuato un’analisi sui prezzi delle polizze sulla casa e auto, dalla quale è emerso che circa 6 milioni di assicurati pagano prezzi elevati per le loro coperture, non ottenendo dal proprio assicuratore un buon servizio in termini di risparmio: se queste persone pagassero il prezzo medio applicato al loro rischio, potrebbero risparmiare complessivamente 1,2 miliardi di sterline all’anno.
Il report Better Safe than Sorry realizzato da YouGov, società inglese di ricerche di mercato e analisi dei dati online, ha rivelato che il 73% dei titolari di polizze cerca online soluzioni assicurative più convenienti prima di rinnovare le coperture.