Cina
La catastrofe naturale più grave al mondo dal punto di vista economico della prima metà dell’anno si è verificata in Cina, dove dalla metà giugno si sono verificate diverse inondazioni del fiume Yangtze che hanno distrutto o lesionato almeno 410.000 edifici, messo fuori uso diverse infrastrutture e distrutto gran parte delle coltivazioni dell’area.
Le autorità cinesi hanno calcolato in oltre 1,2 miliardi di dollari i danni economici provocati dalle inondazioni che hanno interessato la provincia dello Hunan.
Non si fermano i problemi in casa della compagnia cinese Anbang Insurance Group, il cui presidente Wu Xiaohui è stato arrestato nell’ambito di una indagine sulla corruzione.
Wu Xiaohui, presidente di Anbang Insurance Group, terza più grande compagnia di assicurazioni cinese, ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni. Secondo quanto riportano i media cinesi, Wu Xiaohui che ha trasformato una piccola compagnia assicurativa immobiliare, nata nel 2004, in un vero e proprio colosso mondiale con ricavi per oltre 275 miliardi di dollari, si troverebbe agli arresti dovendo rispondere dell’accusa di corruzione.
Circa due terzi delle aziende cinese (il 68%) hanno avuto problemi di ritardo dei pagamenti nel corso del 2016. Una percentuale elevata ma comunque inferiore alla media dell’80% registrata negli ultimi 5 anni, secondo un report realizzato da Coface.
Nel corso di un intervento pubblico, il vicepresidente dell’authority assicurativa cinese (CIRC), Chen Wenhui, ha evidenziato i quattro principali rischi che minacciano gli assicuratori locali: rischi di solvibilità, le pressioni sulla liquidità, l’insufficiente corporate governance e lo scenario internazionale dominato da incertezza, con un incremento delle tensioni.
Old Mutual ha messo in vendita il suo 50% della joint venture assicurativa operante sul mercato cinese. Una decisione che rientra nelle linee strategiche del piano del gruppo anglo-sudafricano che vuole riconsiderare il proprio modus operandi in un mercato difficile come quello della Cina.
Il deprezzamento potenziale dello yuan e l’attuazione delle misure di controllo dei capitali, rappresentano dei rischi di lungo periodo per la Cina. La recente posizione del paese “prudente e neutrale” in termini di politica monetaria, annunciata a inizio anno e confermata al Congresso Nazionale del Popolo, ha attirato l’attenzione.
La Cina è vista come il mercato più interessante per effettuare nuove acquisizioni dal 12% degli assicuratori di tutto il mondo. È quanto emerge da una ricerca recentemente condotta a livello globale da KPMG.
L’industria assicurativa mondiale ha raggiunto il suo massimo storico in termini di volume dei premi che hanno raggiunto il tetto di 3,89 trilioni di dollari (con l’esclusione dell’assicurazione malattia) a fine 2016, per un tasso di crescita annuo del 4,4%. È quanto afferma una ricerca internazionale realizzata dal gruppo Allianz.
ZhongAn, compagnia assicurativa cinese online nata nel 2013, ha raggiunto in poco tempo dimensioni ragguardevoli, diventando nell’arco di un paio di anni la più grande assicurazione online di tutto il mondo. Nessuna sede fisica per la compagnia che può contenere i costi di gestione lavorando solo in rete attraverso una sofisticata automazione del back office.
La raccolta premi ante imposte del mercato assicurativo non vita cinese ha registrato un considerevole incremento nel corso degli ultimi anni. Secondo i dati resi noti dalla China Insurance Regulatory Commission (CIRC), il volume dei premi non vita è salito dai 57,5 miliardi di dollari di fine 2010 ai 117,3 miliardi del 2014, per un tasso di crescita annuo di circa il 16,6%.
Il mercato assicurativo cinese chiude il 2016 con una raccolta premi di circa 449 miliardi di dollari, pari a un incremento del 30% rispetto al 2015, nonostante le normative stringenti introdotte nell’ultimo anno.
Il rallentamento dell’economia cinese potrebbe agire da freno alla domanda di coperture assicurative danni nel 2017.
Gli intermediari assicurativi sono figure professionali che rimarranno centrali nello schema distributivo dell’industria assicurativa cinese e, per almeno i prossimi cinque anni, sono destinati a una forte crescita numerica. È questa l’opinione di Jiang Ming, Chairman e CEO di Datong Insurance Services, il più grande provider nazionale di prodotti e servizi assicurativi.