Cina
PartnerRe, compagnia di riassicurazioni basata alle Bermuda, ha reso noto che in riferimento alle esplosioni avvenute nello scorso agosto a Tianjin in Cina, stima una perdita complessiva ante-imposte tra i 50 e il 70 milioni di dollari.
La Cina sta cercando di ritrovare la strada per una crescita più sana e duratura ma non senza conseguenze per la sua economia e quella dei Paesi vicini. Secondo le stime di Coface, la crescita non dovrebbe superare il 6,7% nel 2015 e il 6,2% nel 2016, rispetto al 13,4% nel periodo 2006-2007.
Gli assicuratori cinesi hanno beneficiato di un tasso di cambio favorevole che li ha spinti a effettuare operazioni di M&A a livello internazionale. Una impostazione che non cambia neanche dopo la recente crisi dello yuan, secondo quanto sostiene Simon Harris, managing director di Moody per l’area “Global insurance and managed investments”.
Niente matrimonio con la britannica RSA per il gruppo Zurich che deve fare i conti con un crollo del 21% del titolo in Borsa dopo aver stimato in circa 275 milioni di dollari i danni relativi alla esplosione nel porto di Tianjin in Cina a metà agosto 2015.
American International Group (AIG), che ha messo piede in Cina quasi un secolo fa con una piccola agenzia di affari, ha lanciato una nuova iniziativa per favorire ai consumatori cino-americani degli Stati Uniti l’accesso al mercato vita.
SACE e Bank of China, Milan branch, hanno concluso un importante accordo di collaborazione destinato ad espandere le opportunità di interscambio e investimento tra Italia e Cina, facilitando la realizzazione di operazioni di mutuo interesse.
Promuovere la cultura assicurativa in Cina, utilizzando i materiali del programma educativo “Io e i rischi”. È questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa siglato da Pier Ugo Andreini, Presidente del Forum ANIA-Consumatori, e Jinyuan Zhu, Presidente di Insurance Association of China (IAC), nel corso dell’incontro svoltosi lo scorso 3 giugno presso la sede dell’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici.
Un nuovo studio di Coface sulla gestione del rischio di credito delle imprese in Cina rivela che 8 imprese su 10 registrano ritardi di pagamento nel 2014.
Nel contesto del Closer Economic Partnership Arrangement tra Hong Kong e Repubblica Popolare Cinese, è stato siglato un accordo per la liberalizzazione dei servizi tra Hong Kong e la Provincia del Guangdong esteso a 58 settori tra cui servizi immobiliari, ambientali e installazione di supporti informatici, con reciproca estensione del principio del trattamento nazionale.
Willis Group Holdings rafforza i vertici di Willis China che dovranno guidare l’espansione della società su un mercato in grande crescita ma molto complesso come quello cinese.
Ping An Insurance, il secondo più grande assicuratore del mercato cinese ha chiuso il terzo trimestre dell’anno registrando un utile netto di 10,3 miliardi di yuan (1,68 miliardi di dollari), in crescita dell’89% rispetto ai 5,43 miliardi di yuan dello scorso anno.
Le imprese di assicurazione cinesi, secondo dati aggiornati allo scorso 30 giugno e rilasciati dalla China Insurance Regulatory Commission, investono in azioni per quasi 50 miliardi di dollari, il doppio rispetto ai 26 miliardi di dollari dello scorso anno.
La Cina, sta testando un modello assicurativo che dovrà finanziare i lavori di ricostruzione dopo un evento catastrofale. Un progetto che se troverà luce darà una grande spinta al processo di espansione dell’industria delle polizze.
Barra dritta in direzione della Cina per Swiss Re che vuole concentrare maggiormente i suoi sforzi sui mercati emergenti e in linea con questa strategia ha messo sul piatto circa 120 milioni di dollari per acquisire dalla britannica RSA la controllata cinese Sun Alliance Insurance China Limited. Una operazione che permetterà al riassicuratore elvetico di offrire direttamente alle aziende asiatiche le sue soluzioni assicurative. L’operazione è attualmente al vaglio delle autorità regolatrici del mercato cinese.
Sace annuncia una nuova linea di garanzie da 2 miliardi di euro dedicata alle imprese italiane che operano o intendono iniziare ad nel Paese. L’iniziativa consente alle imprese, in particolar modo alle PMI, di accedere a finanziamenti garantiti da SACE a sostegno dei piani di sviluppo nel Paese (investimenti in reti distributive, joint venture produttive, acquisizioni di aziende locali, spese pubblicitarie, punti vendita, acquisto macchinari).