Cyber Security
“Emergenza Cybercrime: guadagnarsi la fiducia dei consumatori di fronte alle minacce online” è il titolo di una ricerca effettuata da Affinion, multinazionale specializzata in soluzioni di customer engagement e sviluppo di soluzioni di cyber security.
L’organizzazione internazionale che assegna gli indirizzi Internet (ICANN) ha reso noto che in tutto il mondo sono in corso massicci attacchi informatici contro i domini Internet. Sono attacchi che consistono “nell’apportare modifiche non autorizzate” agli indirizzi e nel “sostituire gli indirizzi dei server autorizzati” con indirizzi di macchine controllate dagli aggressori, si legge in un comunicato.
Il 2018 è stato l’anno peggiore di sempre per la sicurezza informatica. Un record che ormai viene battuto ogni anno. Il rapporto 2019 del Clusit, l’associazione italiana per la sicurezza informatica, conferma l’impetuosa crescita del cyber crime a livello globale che prosegue ininterrotta dal 2011 a oggi. Nel 2018 sono stati censiti 1.552 attacchi gravi, con una media di 129 episodi al mese, vale a dire quasi il 37,7% in più rispetto al 2017.
L’edizione 2019 del Cyber Security Risk Report “What's Now and What's Next” realizzato dagli specialisti per le Cyber Solutions di Aon - primo gruppo in Italia e nel mondo nella consulenza dei rischi e delle risorse umane, nell’intermediazione assicurativa e riassicurativa, ha individuato otto principali aree di rischio per la sicurezza informatica che le organizzazioni si troveranno ad affrontare nel corso di quest’anno.
Il mercato mondiale assicurativo contro i danni digitali vale oggi 4,5 miliardi di dollari ed è probabile che arrivi a 10 miliardi entro il 2020. Secondo Swiss Re, compagnia svizzera di riassicurazione, il solo segmento delle polizze individuali sulla cyber security potrebbe arrivare a valere più di 3 miliardi di dollari entro il 2025. Tanto è vero che già oggi quasi due persone su tre sono disponibili ad assicurarsi contro i danni digitali.
Eugene Kaspersky, fondatore e CEO di Kaspersky Lab, ha tenuto una lecture davanti a una platea di più di 300 studenti del Politecnico di Milano, dal titolo “From cyber security to cyber-immunity”.
Meno di un italiano su due (48%) protegge il proprio smartphone da possibili virus o malware eppure gli italiani sono tra i più consapevoli e preoccupati sui rischi dei crimini informatici: furto di identità, protezione di bambini e anziani, cyber bullismo sono riconosciuti come un reale problema.
Aumentano gli attacchi alla sicurezza informatica e crescono gli investimenti in cyber security, i profili professionali dedicati alla protezione, anche se non abbastanza. È quanto emerge dagli ultimi dati dell’Osservatorio Information Security & Privacy della School of Management del Politecnico di Milano.
Nel 2018, il 75% delle persone di età compresa tra i 16 e i 74 anni nell’Unione europea ha usato uno smartphone per scopi privati. Il 28% dei quali, quando ha utilizzato o installato un’app, non ha mai limitato o rifiutato l’accesso ai suoi dati personali.
“Si stima che la perdita economica imputabile al cyber crime possa raggiungere nel 2020 i 3000 miliardi di dollari e che gli attacchi informatici possano interessare il 74% del volume degli affari mondiali”.
AXA XL ha annunciato di avere concluso un accordo con Guidewire Software, Inc., società con sede nella Silicon Valley, per poter accedere globalmente a Guidewire Cyence Risk Analytics™ (Cyence), una soluzione per l'elaborazione di modelli di rischio, progettata per aiutare a quantificare l'impatto finanziario delle esposizioni a rischi cyber.
Si svolgerà a Pisa dal 12 al 15 febbraio “ItaSec19”, la terza conferenza nazionale sulla sicurezza informatica.
Uno studio realizzato da Accenture su scala mondiale stima in 5.200 miliardi di dollari i costi addizionali e i mancati ricavi delle aziende nell’arco dei prossimi cinque anni dovuti ai cyber-attacchi. Una cifra enorme che riflette la dipendenza da modelli di business abilitati da Internet che oggi è largamente superiore all’abilità di introdurre misure di sicurezza adeguate in grado di proteggere asset strategici.
È nuovamente in corso, in queste ore, una massiccia attività di spamming a scopo estorsivo che, ancora una volta, viene perpetrata mediante l’invio di email in cui gli utenti vengono informati dell’hackeraggio del proprio sistema operativo e dell’account di posta elettronica.
Secondo un recente sondaggio, l’aumento degli incidenti informatici e la crescente attenzione delle aziende alla cybersecurity non hanno inciso sui comportamenti dei dipendenti che continuano a mantenere le loro cattive abitudini.