Ivass
L’Ivass segnala l’irregolare commercializzazione di polizze Rc Auto, anche di durata temporanea attraverso il sito internet: www.guidiassicura.it.
L’Ivass informa con una nota che l’Autorità di Vigilanza della Romania (ASF – Autoritatea de Supraveghere Financiara) ha comunicato di avere adottato il provvedimento di temporanea interdizione dallo svolgimento dell’attività di intermediazione nei confronti dell’intermediario romeno S. C. Abado Synergic Development Broker De Asigurare – Reasigurare s.r.l. (nel seguito, Abado), iscritto nell’Elenco Annesso al Registro Unico degli intermediari con numero UE00008063 dal 23/09/2011 e operante in Italia in regime di stabilimento.
Reale Group ha ottenuto il via libera dall’Antitrust per l’acquisizione di Uniqa Assicurazioni, controllata italiana del gruppo austriaco Uniqa.
L’Ivass segnala la commercializzazione di polizze Rc auto, anche di durata temporanea, tramite il sito internet www.assitempo.it che si presenta come un’agenzia assicurativa plurimandataria e riporta il nominativo di un broker regolarmente iscritto nel Registro unico degli intermediari assicurativi il quale ha dichiarato la propria totale estraneità alle attività svolte tramite il predetto sito internet.
Facendo seguito al comunicato stampa del 28 dicembre 2016 nel quale si dava notizia della verifica in corso sulla stabilità finanziaria del settore assicurativo bulgaro, l’Ivass comunica che in data 3 febbraio 2017 l’Autorità di Vigilanza bulgara - Financial Supervision Commission (FSC) - ha reso noti i risultati della verifica riguardante la compagnia “Insurance Company Nadejda AD abilitata a operare in Italia in regime di libera prestazione di servizi anche nel ramo 15 – Cauzione.
Sarà Stefano De Polis il nuovo segretario generale dell’Ivass, in sostituzione di Corrado Baldinelli, a sua volta chiamato a ricoprire un nuovo incarico in Banca d’Italia. Lo ha nominato il direttorio integrato dello stesso istituto per la vigilanza sulle assicurazioni.
L’Ivass segnala la commercializzazione di polizze Rc Auto, anche aventi durata temporanea, tramite il sito internet: www.assicurazionibrevi.it che non riporta alcun numero di iscrizione nel Registro Unico degli Intermediari assicurativi e riassicurativi, né la denominazione o la ragione sociale del soggetto che intermedia le polizze e pertanto non risulta riferibile ad alcun intermediario autorizzato.
L’IVASS segnala la commercializzazione di polizze Rc Auto, anche aventi durata temporanea, tramite il sito internet: www.contibroker.it che si presenta come un’agenzia assicurativa plurimandataria e riporta tra l’altro un numero di iscrizione nel RUI – Registro unico degli intermediari assicurativi corrispondente a un intermediario – regolarmente iscritto – il quale ha dichiarato la propria totale estraneità alle attività svolte tramite il predetto sito internet.
L’Ivass segnala che la commercializzazione di polizze Rc Auto, anche aventi durata temporanea, tramite il sito internet www.studiobovio.com, non è conforme alla normativa vigente.
Si è svolto presso la sede dell’Ivass il primo incontro tra l’Autorità di Vigilanza e alcuni dei protagonisti del mercato assicurativo, l’Ania e i rappresentanti dei tre maggiori gruppi stranieri presenti in Italia.
L’Ivass segnala che l’impresa di assicurazione bulgara, Insurance Company Nadejda AD, con sede a Sofia e abilitata ad operare in Italia in regime di libera prestazione di servizi, anche nel ramo 15 (cauzione), nell’ambito del quale rientra il rilascio di polizze fideiussorie, ha comunicato di aver riscontrato in Italia alcune polizze fideiussorie contraffatte a proprio nome.
Giudizio positivo di Konsumer Italia sul lavoro svolto finora dall’Ivass in tema di frodi nell’Rc Auto.
Si è svolto nei giorni scorsi a Roma il workshop organizzato dall’IVASS sui nuovi strumenti di contrasto alle frodi nell’Rc Auto.
L’Ivass rende noto che la PricewaterhouseCoopers AG, amministratore straordinario della Gable Insurance AG, ha chiesto al Tribunale del Liechtenstein, il 14 novembre scorso, l’avvio della procedura fallimentare nei confronti della Compagnia, in quanto i soci hanno deciso di non procedere all’aumento di capitale necessario per superare la posizione debitoria dell’impresa assicurativa.
L’autorità di vigilanza delle assicurazioni italiane può vietare a una Compagnia di altro Paese UE di stipulare contratti in Italia, se si ravvisano rischi per gli assicurati, senza violare le norme UE sulla libertà di stabilimento.