Cyber Risk
Ammonta a circa 50mila dollari in bitcoin il bottino raccolto dagli autori dell’attacco informatico su scala mondiale dei giorni scorsi, attraverso la diffusione del virus “wannacry” che ha infettato oltre 200 mila pc.
In un contesto caratterizzato da grandissima sensibilità per la sicurezza del paziente e con un’evoluzione giurisprudenziale e legislativa sempre più incisiva sotto il profilo del “an e del quantum”, oggi è richiesto un approccio più sofisticato nei confronti del mercato assicurativo e dei processi di gestione del rischio clinico più efficaci.
Internet e i servizi digitali svolgono un ruolo fondamentale nei processi di business e gestione aziendale. Ma se da una parte l’evoluzione di questi strumenti contribuisce ad accrescere le potenzialità delle aziende, dall’altra le espone sempre più ad elevati rischi informatici.
Willis Towers Watson ha lanciato una nuova soluzione assicurativa cyber risk espressamente dedicata al settore del trasporto aereo di tutto il mondo. Le anomalie, le eventuali falle piuttosto che la manomissione dei sistemi IT sono infatti i rischi più significativi sono esposte le industrie dell’aviazione.
Concentrarsi sui dipendenti e sulla cultura aziendale per controllare maggiormente il rischio informatico, questo il messaggio di Willis Towers Watson alle imprese.
La cybersecurity dei sistemi di banche e assicurazioni gode di un maggior livello di fiducia da parte dei consumatori (83%) rispetto a qualsiasi altro settore (le aziende di e-commerce sono al 28%, mentre quelle di telecomunicazioni e i retailer non vanno oltre il 13%).
Secondo i risultati della ricerca dell’Osservatorio Information Security & Privacy della School of Management del Politecnico di Milano, presentata al convegno “Cyber Crime: La minaccia invisibile che cambia il mondo”, cresce l’attenzione delle imprese italiane per la sicurezza informatica.
La domanda di protezione assicurativa per il cyber risk è destinata a raddoppiare nel corso dell’anno, secondo le previsioni dei Lloyd’s di Londra sull’andamento di questo mercato, così come aumenteranno ancora a ritmi elevati gli attacchi ransomware, secondo quanto osserva Beazley, assicuratore dei Lloyd’s che conosce a fondo in questa nicchia.
I principali assicuratori non-vita giapponesi stanno espandendo le coperture per i danni da cyber risk e, superando i classici confini rappresentati da computer, device elettronici e server, vanno progressivamente a comprendere strumenti che rientrano nella categoria dell’Internet of Things (IoT), come ad esempio i sistemi di controllo aziendale e le telecamere di sorveglianza.
I rischi informatici o cyber risk rappresentano una minaccia sempre crescente anche e soprattutto per le imprese.
L’industria dello shipping è altamente esposta alle minacce cyber. Il motivo? Le polizze che coprono le aziende del settore dagli attacchi informatici sono molto spesso inadeguate.
Continua a crescere l’interesse verso i rischi informatici, tanto che nello scorso anno i Lloyd’s di Londra hanno registrato un incremento pari al 50% delle richieste di coperture assicurative per i cyber risk. Un incremento consistente che proseguirà la sua corsa anche per tutto il 2017.
La maggior parte dei prodotti assicurativi Cyber in Italia si rivolgono solo alle medie e grandi aziende, con soluzioni che tengono conto della presenza, all’interno delle imprese, di tecnici informatici in grado di garantire la corretta prevenzione e un efficace pronto intervento.
La digitalizzazione e l’introduzione sul mercato di nuove tecnologie sempre più sofisticate hanno cambiato nel corso degli ultimi anni l’operatività delle aziende.
ARAG SE Italia, in collaborazione con CINEAS, Consorzio Universitario fondato dal Politecnico di Milano, ha dato appuntamento ai suoi intermediari il 27 settembre a Milano ed il 20 ottobre a Verona, per un convegno di approfondimento sul risk management dal titolo “ARAG e CINEAS – Insieme per una cultura del rischio”.