Coface
Le numerose incertezze che interessano l’economia mondiale pesano anche sulla salute finanziaria delle imprese. Due fenomeni continuano ad incidere sul contesto economico.
Una giornata per fare punto sulle novità del Codice degli Appalti e per approfondire quelli che possono essere effetti e nuove opportunità della riforma sul ciclo dei pagamenti: con questi obiettivi si è svolto a Roma, presso il Senato della Repubblica, il convegno “Nuovo Codice degli Appalti, ingranaggio puntuale e certo per la crescita?” organizzato da I-Com – Istituto per la Competitività – e Banca Farmafactoring, in collaborazione con Coface ed Orrik e con il patrocinio di Acmi ed Assifact.
L’economia francese beneficia ancora di una tendenza positiva, malgrado il secondo trimestre abbia risentito di shock esterni. Le inondazioni nell’Ile-de-France hanno provocato subito un rallentamento dell’attività nella regione. Tuttavia, secondo un report realizzato da Coface, questa catastrofe implica una rapida ripresa con il rilancio dell’occupazione, soprattutto nel settore delle costruzioni, in cui si susseguono gli ordinativi per la ricostruzione.
Secondo le analisi effettuate dagli esperti di Coface, nel 2016 l’economia marocchina dovrebbe registrare un rallentamento, dopo un miglioramento del 4,5% circa nel 2015. Quest’anno il calo della produzione di cereali di oltre il 70% dovrebbe limitare il PIL del paese a un tasso di crescita prossimo al 2%.
In Polonia le imprese continuano a beneficiare di un contesto macroeconomico positivo, con una forte domanda domestica ed estera. La crescita più lenta osservata quest’anno è dovuta a una caduta degli investimenti (che, nella prima metà del 2016, sono calati del 3.6% anno su anno).
Nonostante gli importanti investimenti pubblici e privati, negli Stati Uniti gli indici di salute sono sotto la media rispetto ai 12 principali paesi avanzati.
Si rinnova la presenza di Coface, uno dei leader mondiali nell’assicurazione dei crediti, a FARETE: il gruppo, infatti, parteciperà anche all’edizione 2016, in qualità di partner di RetIndustria, società di Confindustria che gestisce gli accordi nazionali e le convenzioni del sistema.
La prima indagine di Coface sul comportamento di pagamento in Germania, su un campione di più di 850 imprese, rivela che, nonostante la solidità economica del paese, circa l’84% delle imprese sono colpite da ritardi di pagamento da parte dei loro clienti.
Nel 2015 l’economia cinese è cresciuta del 6,9%, il ritmo di sviluppo più lento da 25 anni. Nel 2016 e nel 2017 la crescita continuerà a rallentare, e probabilmente sarà inferiore al target di crescita medio annuo del 6,5% fissato dal governo nel piano quinquennale per il 2016-2020.
In Europa occidentale, la crescita dei consumi privati riflette una ritrovata fiducia delle famiglie e delle imprese. Su questa base, in Europa occidentale, centrale ed orientale, sono stati riclassificati come a basso rischio il settore dell’ICT e dell’automotive.
Nel 2016, i paesi della regione dell’Europa centrale e orientale hanno beneficiato di condizioni economiche favorevoli, contribuendo al miglioramento della situazione delle imprese. Nel 2015 il numero delle insolvenze è diminuito in 9 paesi su 13.
Secondo l’analisi effettuata da Coface, la regione mostra una situazione contrastante, con un peggioramento a due cifre in Ucraina e Lituania, e un miglioramento significativo in Romania e Ungheria. Complessivamente, si prevede un calo delle insolvenze del 5,3% nel 2016.
Nel suo ultimo studio Coface ha presentato un’analisi dettagliata dello scenario economico dell’Africa Subsahariana, sottolineando come l’area presenti grandi opportunità di crescita.
L’economia degli Emirati Arabi è in frenata, secondo l’ultimo report realizzato da Coface, sulle prospettive di crescita del Paese.
In Europa, la ripresa della situazione macroeconomica è stata accompagnata da effetti favorevoli sulle imprese nella maggior parte dei paesi. Nel 2015, si è assistito ad un miglioramento nei quattro paesi del Nord Europa oggetto di studio da parte di Coface: Paesi Bassi (-20,7%), Svezia (-11%), Germania (-4%) e Danimarca (-0,5%). Questa tendenza positiva riguarda la maggior parte dei settori di questi paesi, ad eccezione della Danimarca dove i progressi sono più eterogenei.
Secondo l’ultima revisione trimestrale delle valutazioni rischio Paese realizzata dal gruppo Coface, le prospettive di crescita mondiale annunciate lo scorso marzo sono leggermente peggiorate, facendo pensare che nel 2016, per il sesto anno consecutivo, la crescita sarà inferiore al 3%.